Una manifestazione contro il termovalorizzatore di Roma
I contrari al termovalorizzatore di Roma non mollano.
L’Unione dei Comitati ha lanciato una petizione popolare che ha raccolto 13mila firme.
E dopo la consegna alle Camere e al Governo, è la volta della Regione Lazio.
“Oggi (mercoledì 24 luglio, ndr) la porteremo ai destinatari, rispettivamente il presidente Francesco Rocca e il presidente del Consiglio regionale, Antonello Aurigemma” dichiarano gli attivisti.
L’iniziativa si svolgerà in due fasi: dapprima davanti gli uffici regionali alla Garbatella dalle 9.30 alle 11.00 per poi proseguire alla Pisana dalle 11.30 alle 13.00.
“In entrambi i casi abbiamo chiesto di essere ascoltati perché le questioni sollevate con la petizione popolare hanno impatto diretto nella sfera di competenze regionali basti pensare, ad esempio, al tema della tutela dell’acqua o all’applicazione della legge n.13/2019“.
E ancora: “Abbiamo chiesto per il tramite dei rispettivi capigruppo di incontrarci anche con consigliere e consiglieri regionali perché la petizione è destinata al Consiglio.
Siamo ormai alla vigilia della fase decisiva e intendiamo sollecitare la Regione Lazio a esercitare le prerogative che il famigerato articolo 13 del decreto legge n. 50/22 attributivo dei poteri commissariali mantiene in capo alla Regione.
Confidiamo che all’iniziativa di consegna partecipino tutti i Sindaci del ‘No all’inceneritore’, che abbiamo invitato perché la loro voce unita alla nostra, specialmente in questo momento, può fare la differenza“.
Intanto l’iter per la realizzazione dell’impianto che a partire dal 2027, salvo intoppi, lavorerà 600mila tonnellate di rifiuti indifferenziati prodotti da Roma, va avanti.
Lo scorso maggio l’apertura della busta con i documenti amministrativi relativi alla partecipazione al bando pubblico, indetto lo scorso novembre.
Il solo progetto pervenuto, come previsto, vede Acea Ambiente come capogruppo di un raggruppamento temporaneo d’impresa che comprende anche Suez Italia, Vianini Lavori, Hitachi e Rmb.
Al momento è in corso la procedura di valutazione di completezza della documentazione presentata.
Poi si dovrà esprimere la Commissione per l’analisi degli aspetti economico-finanziari e di quelli tecnici.
Dopodiché sarà la volta della conferenza dei servizi e alla procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale).
Il tutto dovrebbe completarsi entro la fine dell’anno.
Quando sarà pronto il termovalorizzatore
Secondo la tabella di marcia dettata da Gualtieri, l’impianto di incenerimento e trasformazione dei rifiuti in energia non sarà pronto per il Giubileo: dovrebbe essere completato, invece, entro la fine del 2026, al massimo a inizio 2027.
Il cantiere, dal momento della consegna dei lavori, avrà una durata di circa due anni e dovrebbe partire nell’autunno di quest’anno.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 24 luglio 2024 sul sito online “Roma Today”)