Foto d’archivio
Roma dichiara guerra al fenomeno del “tavolino selvaggio” e dei dehors abusivi nelle zone del sito Unesco, nel I municipio.
Ora, chi non rispetta le norme previste per l’occupazione di suolo pubblico rischia fino a 10 giorni di chiusura della propria attività e l’impossibilità di poter occupare spazi esterni per due anni.
Un vero e proprio giro di vite in attesa, dopo l’estate, dell’approvazione del nuovo regolamento per le occupazioni di suolo pubblico.
Ordinanza contro il tavolino selvaggio
Il centro storico di Roma ha sempre avuto il problema del “tavolino selvaggio”, fenomeno che si è accentuato con le misure emergenziali previste dopo il covid.
Questo regime, che doveva scadere nel 2023 e che, per decisione del Governo, è stato prorogato fino alla fine del 2024.
L’ordinanza firmata oggi, martedì 23 luglio, dal sindaco Gualtieri conferisce mandato ai dirigenti dei competenti uffici dell’amministrazione capitolina di inasprire le sanzioni nei confronti di chi occupa abusivamente il suolo pubblico: non ci sarà solo la sanzione amministrativa ma si rischia di vedere la propria attività chiusa per 10 giorni e l’impossibilità per i due anni successivi, di poter posizionare su suolo pubblico sedie e tavolini.
Le sanzioni
L’ordinanza riguarda tutte le occupazioni “effettuate con qualsiasi manufatto, struttura o elemento che possa direttamente essere collegato funzionalmente all’attività di vendita o di somministrazione, quali tavolini, sedie, cassettiere contenenti suppellettili per la somministrazione, espositori per la vendita di prodotti”.
L’applicazione dell’ordinanza sarà gestita dai dirigenti dei competenti uffici dell’amministrazione capitolina in stretta collaborazione con la polizia municipale.
Per le attività di somministrazione, il provvedimento di chiusura sarà esecutivo dal settimo giorno successivo alla notifica.
In caso di reiterazione della violazione, alle attività commerciali non verrà rilasciata alcuna concessione di suolo pubblico per i due anni successivi, oltre alla chiusura.
Inoltre, per le occupazioni di suolo pubblico eccedenti lo spazio autorizzato, saranno applicate le sanzioni previste dalle normative vigenti, assicurando così che tutti gli esercizi rispettino le stesse regole.
Migliaia di violazioni
Che servisse un giro di vite lo dicono i numeri.
Secondo i dati comunicati dal Campidoglio, tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2024, la polizia locale di Roma Capitale ha rilevato 4.337 violazioni nel territorio del I Municipio Centro Storico, così suddivise: 498 per “indebita occupazione di suolo pubblico”, 230 “per occupazioni di suolo pubblico totalmente abusive di attività di somministrazione”, 840 per “ampliamento e difformità OSP non autorizzate”, 769 per “occupazioni totalmente o parzialmente abusive”, compresi esercizi che non rientrano nelle attività di somministrazione.
Infine, sono state accertate 1.973 per occupazione di sede stradale.
Salvaguardia del patrimonio artistico
Questa iniziativa nasce da una proposta dell’assessora alle Attività Produttive, Monica Lucarelli, in stretta collaborazione e sinergia con il Municipio I e la commissione commercio.
Il suo scopo primario è il ripristino del rispetto delle normative vigenti, la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale della città, nonché l’assicurazione della fruibilità equa degli spazi pubblici per tutti i cittadini.
È un’azione necessaria, sottolinea il Campidoglio in una nota, per preparare il territorio del Sito Unesco ad accogliere milioni di pellegrini in occasione dell’anno giubilare.
Parallelamente, si intende proteggere gli imprenditori che operano in modo etico e conforme alle regole, promuovendo un ambiente urbano più armonioso e accogliente per tutti e tutte.
Verso il nuovo regolamento per le occupazioni
Si tratta, inoltre, di una sorta di apripista di quello che accadrà dopo l’estate.
Come anticipato, l’Assemblea capitolina dovrà discutere ed approvare il nuovo regolamento per le occupazioni di suolo pubblico.
Nel sito Unesco, che comprende tutta l’area del centro storico delimitata dalle mura cittadine fino alla loro massima estensione del XVII secolo, l’osp concedibile per le aree di maggior pregio sarà fino a un massimo di 1/3 della superficie interna del locale.
Per il resto dell’area, l’osp arriverà a un massimo della metà.
In caso di pedane si potrà occupare fino all’equivalente di due stalli auto.
Ci sarà anche un catalogo degli arredi per evitare che davanti a monumenti o chiese spuntino fuori inguardabili tavolini o ombrelloni.
“La tutela comune del decoro urbano parte dal rispetto delle regole minime di convivenza – ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri – attraverso questo provvedimento vogliamo favorire uno sforzo in grado di proteggere gli operatori commerciali che lavorano onestamente, garantendo una concorrenza leale, oltre che la bellezza e la capacità di accoglienza della nostra città.
Le occupazioni abusive di suolo pubblico da parte di alcuni esercizi commerciali sono evidentemente incompatibili con questi obiettivi”.
“Questa ordinanza rappresenta un altro passo fondamentale verso una città più vivibile e rispettosa delle norme, riaffermando l’impegno dell’assessorato nella tutela dei numerosi imprenditori che rispettano le leggi e lavorano ogni giorno per rendere Roma più bella e accogliente per tutti, romani e turisti – ha dichiarato Monica Lucarelli – la chiusura del locale per 10 giorni sarà un forte deterrente per coloro che hanno pensato di poter agire impunemente.
I nostri locali sono una vetrina per Roma ed è essenziale tutelarli, perché l’occupazione abusiva del suolo pubblico danneggia non solo l’aspetto della città, ma crea anche malessere verso un’intera categoria che va supportata e valorizzata”.
“Un segnale chiaro, una novità importante che avrà effetti concreti.
Tuteliamo residenti e commercianti che rispettano le regole.
Nessuno sconto ai furbi” ha detto Andrea Alemanni, presidente della commissione Commercio di Roma Capitale.
“Siamo molto soddisfatti che l’amministrazione centrale abbia accolto la nostra istanza di inasprimento delle chiusure degli esercizi commerciali per abusivismo totale delle occupazioni di suolo pubblico.
Un ulteriore segnale, insieme alle continue demolizioni, di tutela dei residenti e dei commercianti virtuosi” – ha sottolineato Lorenza Bonaccorsi, presidente Municipio I.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 23 luglio 2024 sul sito online “Roma Today”)