Si è tenuto ieri l’incontro con cittadini e blogger per presentare l’iniziativa “IoSegnalo”, il nuovo servizio online per segnalare alla Polizia Locale di Roma Capitale problemi o disagi riscontrati dai cittadini sul territorio.
All’iniziativa il giornalista del Corriere della Sera Giuseppe Pullara ha voluto dedicare il seguente articolo pubblicato il 1 maggio 2015, dal titolo dichiaratamente denigratorio che ha succitato un vespaio di polemiche sulla pagina Facebook “Roma Pulita”.
A promuovere l’incontro è stato Stefano Miceli, che nella pagina Facebook di “Roma Pulita” ha commentato così lo svolgimento dell’incontro.
Eravamo in tanti alla Casa della Città, questo pomeriggio.
Il Comandante Raffaele Clemente, che ha fortemente voluto IoSegnalo, la vicecomandante Raffaella Modafferi, la Responsabile della Sicurezza del Campidoglio, Rossella Matarazzo e l’Assessore Marta Leonori.
La piattaforma non è agevole come un’app ma, dopo la registrazione al sito del Comune di Roma, vi si accede molto agevolmente.
È auspicabile, tuttavia, che diventi presto un’app.
Ciò detto si possono segnalare più di venti tipologie di emergenze.
Si potranno inviare foto con targhe in chiaro (era ora!!!) e, volendo, grazie al gps dello smartphone, ci si potrà servire della geolocalizzazione oppure inserire manualmente l’indirizzo.
Ci è stata mostrata la sala operativa che controllerà e smisterà ai singoli gruppi di competenza le segnalazioni e il comandante ci ha spiegato in che modo eviteremo di ascoltare l’opera omnia di Ennio Morricone (tradotto, la musichetta di attesa quando ci si accoda ad altri cittadini al telefono), proprio grazie a questo applicativo.
Capitolo importante: non dovremo aspettarci l’immediatezza dell’intervento in caso di ‘semplici’ doppie file o divieti di sosta.
In quel caso le segnalazioni formeranno una sorta di report in base al quale si deciderà di procedere ad esempio con lo ‘street control’, nelle zone risultate critiche.
Altro capitolo importante: CI VERRA’ CHIESTO DAL COMANDO DI POLIZIA LOCALE UNA SORTA DI ‘STRESS TEST’.
Cioè invieremo segnalazioni a go-go per capire se, durante un evento come per esempio, un allagamento o simili, il sistema rischi di ‘crashare’ (scusate la parolaccia).
PER ORA SIAMO NELLA FASE DI SPERIMENTAZIONE.
Altra cosuccia che vi anticipo: domani pubblicherò i dati sulle multe elevate dalla Polizia Locale negli ultimi mesi, suddivise per tipologia di infrazione.
Ci faremo qualche risata, ma in molti stanno già piangendo.
E SI DEVE SAPERE.
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Lo stesso giorno sul sito http://roma.repubblica.it/ è stato pubblicato il seguente articolo dal titolo “Vigili, buche e incidenti: con “io segnalo” i cittadini chiedono aiuto via web”.
Si chiama “io segnalo” ed è il nuovo servizio lanciato in fase test dalla polizia locale di Roma Capitale di Roma con cui i cittadini potranno segnalare via internet alla municipale 22 tipologie di disagi non gravi – dalla circolazione ai rumori molesti – in moda intervenire tempestivamente.
Il servizio è stato presentato alla Casa della città nel quartiere Garbatella dal comandante generale dei vigili Raffaele Clemente alla presenza dell’assessore a Roma produttiva e città metropolitana, Marta Leonori.
“Il nostro obiettivo è l’innovazione – ha spiegato il comandante generale Clemente – Vogliamo introdurre lo strumento digitale anche nell’interazione con i cittadini. Non è un servizio d’informazione ma operativo, di richiesta d’intervento”.
La polizia locale di Roma aveva già provato una tappa d’avvicinamento al digitale attivando le segnalazioni via Twitter, ha ricordato Clemente “che aveva denotato una grande voglia di partecipazione dei cittadini, e che però aveva il problema di rendere pubblici i profili di chi segnalava, mentre il sito è riservato, oltre al fatto d’essere strutturato perché chi segnala batte direttamente l’informazione sul servizio di sala, cioè sullo schermo dell’operatore radio“.
I cittadini sono invitati a registrarsi al sito internet “Io segnalo” e partecipare alla fase test segnalando alla municipale incidenti, veicoli parcheggiati male, rumori molesti.
“Uno dei deficit di questo Paese – ha commentato Clemente – è la mancanza di innovazione e di coraggio, e questo progetto è un piccolo contributo in questa direzione che puntiamo a proporre anche ad altre città’“.
Le 22 segnalazioni possibili nella fase test “sono state selezionate in base ai principali problemi che I cittadini lamentano ordinariamente, tra cui alcune meno scontate, come la segnalazione di bed and breakfast abusivi“.
L’obiettivo del servizio, ha sottolineato Clemente “è rafforzare la relazione tra polizia locale e cittadini, ma anche risparmiare, se il sistema funzionerà, molte energie perché le segnalazioni saranno più veloci, attraverso canali più economici, capillari, tempestivi, per un beneficio atteso importante.” E la presentazione della piattaforma digitale ‘Io Segnalo’ alla Casa della Città, è stata anche l’occasione per fornire qualche dato.
“Oltre 100mila multe sono state fatte con l’autovelox da maggio dello scorso anno a dicembre – ha riferito il vicecomandante della polizia di Roma Capitale, Raffaella Modafferi – Abbiamo cominciato da maggio del 2014 e siamo arrivati a dicembre, mese in cui ci siamo dovuti necessariamente fermare perché le apparecchiature necessitano di una manutenzione propedeutica alla convalida dello strumento. Abbiamo avuto 101.342 sanzioni da maggio a dicembre – ha commentato Modafferi – Pari a quattro volte il dato del 2013. A gennaio, febbraio, marzo e aprile la media era di 3mila sanzioni al mese, mentre a luglio abbiamo raggiunto quasi le 30mila sanzioni al mese“.
Dall’inizio di questo mese gli autovelox sono tornati in strada ma “parzialmente, perché non tutti gli strumenti sono rientrati dal collaudo – ha concluso Modafferi – Ne abbiamo circa la metà funzionanti da inizio mese, entro al fine del mese li avremo tutti“.
Mentre le multe con lo street control (una telecamera cui è collegato un tablet per compilare le multe) sulle auto dei vigili da ottobre (quando è entrata in funzione) a marzo sono state oltre 70.300 sanzioni.
“Ci sono state 14885 sanzioni per divieto di sosta e fermata in luoghi dove c’era un apposito segnale di divieto – ha spiegato Modafferi – 3164 sono state quelle per divieto di sosta a fronte di una segnaletica orizzontale, come la striscia bianca longitudinale a margine della carreggiata“.
Se a queste si aggiungono altre 2898 e 41193 multe per altri due articoli sempre legati al divieto di sosta, alla fine dei conti per questa sola fattispecie il totale arriva a circa 62mila.
Ma lo street control è stato utilizzato anche per capire chi accede nella Zona a traffico limitato senza averne diritto: “Da poco è iniziato il servizio per verificare le soste e circolazione nella Ztl senza permesso. Ci siamo accorti che parecchie persone entravano col varco aperto, poi non uscivano ma continuavano a circolare quando il varco si richiudeva. Questo ha portato da febbraio a marzo a 8191 sanzioni“.
Per un totale complessivo quindi di 70331 multe con lo street control.
Una tecnologia che la municipale intende incrementare: “Per ora ce ne sono dieci, nove funzionano mattina e pomeriggio è uno lo teniamo di riserva. Sono a noleggio e questo periodo scade dopo due anni – ha detto Modafferi – Sicuramente incrementeremo il loro numero perché abbiamo visto che porta i suoi frutti. Come accaduto, ad esempio nello square centrale della Nomentana, dove di macchine parcheggiate ce ne sono molte meno, e poi sono diminuite le doppie file in città. Stiamo cercando di dare maggiore decoro a Roma ma non vogliamo essere vessatori verso i cittadini.
In più quello inviato alla cittadinanza è un segnale di aumento della percezione di sicurezza“.
E i ricorsi per questo tipo di multe?
“Se è vero che nel primo periodo potevano avere una percentuale più alta di accoglimento perché bisognava mettere a punto il sistema – ha concluso Modafferi – adesso posso dire che i ricorsi non sono percentualmente in numero diverso rispetto a quelli che fanno i cittadini per la multa normale“.
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Alla presentazione è stato dedicato oggi il seguente articolo.