Con 29 voti favorevoli e 8 contrari, la proposta di modifica della legge sui condoni edilizi è stata approvata.
Il consiglio regionale il 17 luglio ha dato l’ok definitivo a un testo di iniziativa della consigliera di FdI Laura Corrotti, supportata da tutta la maggioranza di centrodestra.
Approvata la legge sblocca-condoni
La sblocca-condoni fa sì che migliaia di istanze presentate prima del 2004, fermate da vincoli subentrati successivamente, possano adesso essere riammesse generando un guadagno per la Regione e per i Comuni.
Fino a 27 milioni di euro “senza nessuno sforzo economico“, sottolinea l’assessore all’urbanistica Pasquale Ciacciarelli.
“46mila famiglie del Lazio, di cui circa la metà solo a Roma – aggiunge Corrotti – potranno ora ricevere una risposta sulla loro pratica rimasta in sospeso per tutto questo tempo”.
L’attacco del Pd
Dura la presa di posizione, tra gli altri, di Pd e M5S.
Massimiliano Valeriani, appena nominato presidente della commissione di garanzia e trasparenza, durante la dichiarazione di voto ha detto: “La legge che stiamo modificando era stata voluta da Storace e serviva per difendere il territorio da grandi abusi edilizi.
La somma delle proposte presentate in materia urbanistica trasformerà le nostre città in suk.
Il giudizio è ultra negativo, si proteggono gli interessi dei grandi gruppi tramite leggi composte da un solo articolo, come fossero pensierini che si trovano nei cioccolatini“.
Contrari anche M5S e AVS
Adriano Zuccalà del M5S: “Dite di voler superare un’ingiustizia, ma queste norme sono un’ingiustizia nei confronti del paesaggio e di chi ha rispettato la legge.”
Anche Claudio Marotta, capogruppo di Avs: “Questa legge rischia di produrre effetti devastanti sul territorio.
Approvare un condono del genere significa andare contro tutti i dati che danno l’abusivismo già in crescita“.
(Articolo di V.V., pubblicato con questo titolo il 17 luglio 2024 sul sito online “Roma Today”)