A Roma da giorni sta mancando sempre più spesso la corrente nelle abitazioni.
Blackout di diverse ore che mandano in crisi i residenti impossibilitati a usare i loro elettrodomestici.
Da inizio luglio, ormai, le segnalazioni sono quotidiane.
Il motivo sarebbe riconducibile a una richiesta di energia pesante.
In sostanza fa troppo caldo, i condizionatori sono sempre accesi – anche per tutta la notte – e il consumo di corrente supera i limiti.
Come accaduto l’anno scorso, i casi si moltiplicano e in città si stanno segnalando una serie di blackout a macchia di leopardo.
Da Torpignattara, Colli Aniene, Villa Gordiani, Pigneto, Prenestino, Monteverde, in tanti hanno mosso le prime rimostranze.
Le segnalazioni dai quartieri
Tra le zone più in sofferenza c’è quella del Prenestino.
Nelle ultime tre notti sono diverse le vie rimaste al buio, con i palazzi senza corrente nelle ore notturne.
“Ho chiamato, il guasto è segnalato ovviamente, ma sono ormai 5 ore che siamo senza corrente elettrica“, segnala Rosa, una residente, con un messaggio delle 2 di notte.
Le segnalazioni, che in media vanno dalle 23 fino alle 6 del mattino seguente, hanno colpito via Augusto Dulceri, via Zurla, via Guido Cora, via Amico da Venafro, via Romanello da Forlì, via Conte di Carmagnola, via Alberto da Giussano, per citare alcune strade.
Blackout a macchia di leopardo anche nelle zone di Villa Gordiani, Acilia, San Basilio, Monteverde, Gianicolense e Colli Portuensi.
Situazione simile, o peggiore, a Torpignattara e al Pigneto: “Senza corrente dall’una di stanotte, non riesco manco a dormire per il caldo.
Seconda notte in bianco“, scrive Aldo nel gruppo di quartiere.
“A via Capua la corrente manca dalle 17 di ieri pomeriggio“, incalza Assunta.
Come in via Casilina, all’altezza con piazza San Michele. Segnalazioni anche in via Eratostene, via Giovanni de Agostini, via Gattamelata e via Cei.
Cibo da buttare
Proprio da via Giuseppe Cei, una lettrice, Caterina, spiega la situazione: “La via è parzialmente senza elettricità.
In fondo alla strada ieri c’era.
La corrente ha una potenza bassissima.
In casa mia si accende solo una luce.
Il frigorifero è fermo da ieri e l’operatrice di Areti ieri diceva che stavano intervenendo sul guasto e che dovevamo avere pazienza.
Oltre alla beffa di restare senza corrente c’è pure la beffa di buttare il cibo nel freezer che con questo caldo non si conserva“.
Sempre dal Pigneto un’altra residente, Marina, ha lo stesso problema “in via de Magistris tutto il pomeriggio andava via e ritornava, poi dalle 19.30 senza luce fino alle 22.50.
Sarebbe da chiedere in massa un risarcimento danni.
Frigo pieno e la roba si rovina“.
Telefonate a vuoto
Oltre al danno anche la beffa, segnalata da molti.
Chi, dalla serata di lunedì, sta tentando di parlare con gli operatori Acea-Areti manifestano delle serie difficoltà.
“Proviamo a fare segnalazioni del guasto chiamando il gestore di competenza, ma restiamo più di mezz’ora in attesa per poi parlare con un operatore virtuale che il più delle volte non capisce nulla della richiesta che stai facendo.
Ti chiedono di fare verifiche assurde prima di metterti in contatto con qualcuno che possa darti una spiegazione e se nel buio non trovi una bolletta per leggere il codice Pod allora puoi anche riagganciare perché non sono in grado di fornire assistenza“, lamenta Vanessa, che vive al Pigneto.
“Ho chiamato più volte Acea per segnalare il guasto ma, oltre al disco che dice che il guasto è stato segnalato, è impossibile parlare con un operatore per saperne di più“, aggiunge Andrea che vive a Torpignattara.
“Il centralino si Acea non da spiegazione è rimanda ad altri numeri“, sottolinea anche Luca.
Le motivazioni dei blackout
Ma come mai in città si stanno verificando questi blackout sempre più frequenti?
La “colpa” sarebbe da addurre a un utilizzo dei condizionatori tenuti accesi a lungo in abitazioni, uffici e negozi.
Un consumo che starebbe mandando in tilt le reti elettriche, sottoposte a stress, come aveva spiegato Areti già nel 2022 e nel 2023 quando, sempre nelle prime due settimane di luglio, si erano registrati diversi blackout spiegando il problema della corrente con un “aumento fisiologico dovuto ai consumi eccezionali a causa della forte ondata di calore” di luglio con le reti elettriche “sottoposte a forte stress” con una “richiesta di energia elettrica da parte di utenze domestiche, commerciali e industriali salita“.
(Articolo di Lorenzo Nicolini, pubblicato con questo titolo il 16 luglio 2024 sul sito online “Roma Today”)