Una discarica abusiva a Roma (archivio)
Il rapporto Ecomafia 2024 di Legambiente, relativo ai reati ambientali commessi nel 2023, forniscono il quadro di una regione Lazio che ancora deve fare molta strada per fronteggiare le organizzazioni criminali e gli abusi relativi a rifiuti, incendi e cemento illegale.
Ma che, in alcuni casi, compie qualche passo in avanti.
Il rapporto Ecomafia 2024 nel Lazio
I dati vengono resi pubblici dall’organizzazione ambientalista durante la campagna estiva Goletta Verde, mentre è in navigazione lungo le coste del basso Lazio dove ha compiuto i rilievi sui mari battuti da romani e turisti durante la stagione.
Per quanto riguarda il complesso dei reati ambientali, il Lazio è la sesta peggior regione in Italia: nel 2023 sono stati commessi 2.200 illeciti, 2.122 persone denunciate, 14 arresti, 596 sequestri e 4.109 illeciti amministrativi. In classifica scendiamo di due posizioni (quindi migliorando, prima eravamo quarti) ma aumenta il numero di eco reati totali.
Diminuiscono i reati complessivi a Roma
Migliora la situazione anche di Roma e della sua provincia.
Addirittura passando dal primo posto dei “cattivi” al quarto, con una diminuzione dei numeri di reati (da 1.315 del 2022 agli 867 del 2023), degli illeciti amministrativi (1.211 nel 2023, erano 1.952 nel 2022).
Peggiora la situazione nella provincia di Latina, che passa dal 16° al 12° posto in Italia con aumento di reati da 485 a 588, con 520 denunce, quattro arresti e 185 sequestri.
Nel Lazio cresce l’abusivismo edilizio
Dopo dieci anni nel Lazio i reati più commessi sono legati all’abusivismo edilizio, superando quelli relativi allo smaltimento illecito dei rifiuti.
Il Lazio è all’8° posto per il cemento illegale, con reati di abusivismo che si attestano sui 699, 767 denunciati, 159 sequestri, 1.456 illeciti amministrativi.
Tra le provincie il numero maggiore di abusi edilizi sono i 793 nella provincia di Latina, 7° peggiore in Italia e dove si contano anche 249 denunce e 87 sequestri; segue quella di Roma all’11esima posizione con 171. 48 abusi, 166 denunce e 63 sequestri.
Poi a Rieti 48 reati, 59 denunce e 2 sequestri; a Frosinone 34 reati, 34 denunciati e 6 sequestri; a Viterbo 25 reati di cemento abusivo, 31 denunciati e 1 sequestro.
Roma terza peggiore provincia per illeciti nei rifiuti
Il ciclo degli illeciti legati allo smaltimento dei rifiuti, con 635 reati, vede il Lazio alla 5° peggior posizione (nel 2023 era la terza peggiore), 786 sono le persone denunciate, 7 gli arresti, 205 i sequestri, 706 gli illeciti amministrativi.
Nella provincia di Roma, 3° peggior provincia nazionale, il più alto numero di reati nel ciclo dei rifiuti, 274, con 348 denunciati, 4 arresti e 121 sequestri; seguita da quella di Latina, 11esima in Italia con 144 reati, 147 denunce, 3 arresti e 32 sequestri. In provincia di Frosinone sono 88 i reati in questa classifica tematica, 153 le denunce e 26 i sequestri.
Dati migliori nelle provincie di Viterbo con 48 reati, 55 persone denunciate e 7 sequestri, e in quella di Rieti con 29 reati, 24 denunce e 10 sequestri.
Scacchi (Legambiente): “Lanciamo un forte appello per tenere alta l’attenzione”
“La tenaglia delle ecomafie continua a stritolare i nostri territori – commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – e nel Lazio emerge con il rapporto, una crescita pericolosa degli eco reati legati al cemento illegale, una diminuzione di quelli nel ciclo dei rifiuti, la riduzione degli illeciti in provincia di Roma e un grave aumento di quelli commessi nella provincia di Latina.
Dalla Goletta Verde, oggi lanciamo un forte appello perché sia tenuta più alta l’attenzione contro questi crimini, ma anche un grande ringraziamento a tutte le forze dell’ordine sempre presenti al nostro fianco nel contrastarli e a tutta la cittadinanza che, con l’impegno incessante della nostra associazione, denuncia gli odiosi reati ambientali.
Sul fenomeno dell’abusivismo edilizio poi, che riprende il primo posto tra gli illeciti, continua con la nostra azione per fermare il cemento illegale ma anche ogni proposta di sanatoria o condono, come quelle oggi in campo, che non fanno che peggiorare la grave e costante aggressione in corso nei confronti dell’ambiente”.
(Articolo di Valerio Valeri, pubblicato con questo titolo il 12 luglio 2024 sul sito online “Roma Today”)