Quarantotto postazioni per lo studio a poca distanza dalle università Sapienza e Luiss e dai licei Tasso, Righi, Giulio Cesare e Avogadro.
Inaugurata una nuova aula studio al Macro.
All’interno del Museo di arte contemporanea di Roma, sono stati predisposti due punti dedicati alla pubblica lettura, il primo attraverso l’allestimento della caffetteria nella nuova ala museale e il secondo attraverso la riapertura della sala del Centro Ricerca e Documentazione arti visive nell’ala storica di via Reggio Emilia.
Il duplice allestimento, curato rispettivamente dall’Azienda speciale Palaexpo e dalla Sovrintendenza capitolina ai beni culturali, su indirizzo dell’assessorato alla Cultura, è stato realizzato nel corso del 2024 con l’obiettivo di dotare il museo di un servizio di pubblica lettura permanente.
La nuova aula studio
Con 48 postazioni studio, a poca distanza dalle università Sapienza e Luiss e dai licei Tasso, Righi, Giulio Cesare e Avogadro, la nuova sede darà vita a un importante punto di riferimento socio-culturale all’interno del municipio II, rivolto agli abitanti del quartiere ma anche agli studenti, fuori sede e non, che vivono nei quartieri limitrofi.
La nuova aula studio, come il museo, è accessibile tutti i giorni a eccezione del lunedì, dalle 12 alle 19 dal martedì al venerdì e dalle 10 alle 19 il sabato e la domenica.
Le altre aperture
L’intervento fa seguito alle inaugurazioni delle aule studio di Palazzo Braschi, del Centro Euclide, di Montespaccato, di Trionfale e della Pelanda avvenute negli ultimi mesi e si inserisce nel più ampio progetto per la realizzazione di una rete cittadina di aule studio curato dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, al fine di dotare la città di nuovi luoghi di aggregazione rivolti agli studenti e non solo.
“Il Macro – spiega il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri – è uno dei più importanti spazi espositivi della città, che vogliamo rilanciare e aprire sempre di più ai giovani.
Questo Museo, nato da un concorso di progettazione, ha una vocazione naturale per le nuove generazioni per via della sua prossimità a scuole e atenei.
L’idea di prevedere al suo interno un’aula studio permanente, che si sviluppa in due spazi distinti, risponde alla nostra visione di accessibilità alla cultura.
La nostra ambizione è che attraverso l’offerta di nuovi servizi i musei come le altre istituzioni culturali diventino spazi sempre più vivi e accoglienti per tutti”.
Gotor: “Uno spazio importante e aperto a tutti”
L’assessore alla Cultura, Miguel Gotor, racconta come è nato il progetto dell’aula studio al Macro: “Come nel caso del Museo di Roma a Palazzo Braschi, anche al Macro siamo partiti costatando la presenza di un centro di documentazione aperto solo agli studiosi e non al pubblico – ha spiegato -. Recuperando i locali della caffetteria, oggi inutilizzata, e quelli della sala lettura del Crdav (Centro ricerca documentazione e arti visive, ndr) abbiamo ottenuto uno spazio importante che potrà essere vissuto in maniera permanente dagli studenti che in modo spontaneo avevano già iniziato a vivere il museo studiando al suo interno.
Desidero esprimere un sentito ringraziamento all’Azienda Speciale Palaexpo e alla Sovrintendenza capitolina e a tutti coloro che hanno contribuito all’apertura della nuova aula studio”.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 6 luglio 2024 sul sito online “Roma Today”)