Piazza Monte Gennaro (Foto da Google Maps)
“A Città Giardino spariranno oltre 160 posti auto”.
A lanciare l’allarme è il comitato Salviamo piazza Sempione, a proposito di un progetto sulla viabilità del quartiere, che coinvolge in particolare la porzione di territorio che va da viale Gargano a piazza Monte Gennaro.
E che, a detta dei residenti, contrarrebbe in maniera notevole i posti auto presenti nella zona.
Il progetto, predisposto dal Dipartimento della Mobilità del Comune, dopo lunga interlocuzione col municipio III, è stato discusso in un’assemblea pubblica con i cittadini dal minisindaco, Paolo Marchionne e dall’assessore ai Lavori pubblici, Matteo Pietrosante.
Con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale del quadrante.
Il comitato contro il progetto
“Gli interventi previsti, marciapiedi e spartitraffico allargati, parapedonali, carreggiate ridotte a una corsia, – accusa il comitato – eliminano i posti auto, rendendo impossibile il parcheggio o anche la semplice fermata“.
A preoccupare, in particolar modo i residenti sono alcuni lavori indicati nel progetto come quello in piazzale Adriatico, dove “non solo vengono tolti quasi tutti i posti auto, ma si riduce la carreggiata e si creano grandi marciapiedi pronti a ospitare gazebo e tavolini di nuovi locali”.
E poi la “costruzione di cosiddette ‘orecchie’ dei marciapiedi in corrispondenza di alcuni incroci: viale Adriatico/via Abetone, viale Adriatico/via Peralba, via Peralba /viale Carnaro.
Nell’intento dei progettisti servono a ridurre l’ampiezza dell’attraversamento per i pedoni e a migliorare la visibilità alle automobili che impegnano gli incroci.
L’effetto collaterale, ovviamente, è di eliminare posti auto) per cui bisogna sempre valutare dove tali ‘orecchie’ sono davvero necessarie”.
E poi, ancora, i nuovi parapedonali sul lato destro di via Gargano, lungo tutta Via Peralba, a viale Adriatico, lungo la complanare viale Adriatico e viale Jonio.
E, infine, la “pedonalizzazione di larga parte di Piazzale Adriatico, mediante la creazione di una grande penisola pedonale sul lato destro e l’allargamento del marciapiede a sinistra, fino a restringere la carreggiata a una sola corsia”.
Insomma, per il comitato il progetto sarebbe un disastro annunciato per la viabilità della zona.
La risposta del municipio
Alle accuse del comitato risponde l’assessore ai Lavori pubblici, Pietrosante, che ci tiene a precisare un punto: “Dispiace vedere che il comitato usi toni inutilmente scandalistici, dopo che su questi interventi abbiamo svolto due prime assemblee pubbliche.
In ogni modo non si tratta di un progetto definitivo, è stato stilato dagli uffici centrali del Dipartimento della Mobilità e ora sta a noi, come municipio, decidere cosa realizzare e cosa modificare.
È importante però sottolineare che da tempo e più volte avevamo chiesto all’Amministrazione interventi per la messa in sicurezza di quell’area, dove si trovano anche due scuole, la Don Bosco e l’IC Montessori”.
Riguardo ai 160 posti auto che rischierebbero di scomparire, inoltre, Pietrosante precisa: “Si tratta di un numero totalmente arbitrario ed elaborato dal comitato considerando tutte le soste irregolari possibili, tale numero viene estratto da un progetto ancora da definire solo per creare allarmismo nella cittadinanza”. Per quanto riguarda le ‘orecchie’ dei marciapiedi, previste nel progetto “si tratta di una norma di civiltà che garantisce la fruibilità degli spazi e la sicurezza stradale di veicoli e pedoni.
Non possiamo accogliere ancora l’idea che il diritto a parcheggiare, in modo irregolare peraltro, sia tutelato a discapito di tutti gli altri diritti”.
Sugli interventi previsti in piazzale Adriatico, invece, il municipio ha espresso perplessità.
Perché, come sottolinea Pietrosante “è necessario conciliare il progetto anche con quelle che sono le esigenze del territorio e dei residenti”.
Il municipio, in ogni caso, ha presentato la richiesta di finanziamenti all’Amministrazione, così da lavorare “nella prima annualità alle modifiche al progetto con un progettista esterno e nelle successive agli interventi per realizzarlo, così come verrà ridefinito”.
(Articolo di Giulia Argenti, pubblicato con questo titolo il 6 luglio 2024 sul sito online “Roma Today”)