L’area di cantiere, abbandonata, degli ex Mercati Generali
Nuova svolta nella lunga e scandalosa storia che opprime gli ex Mercati Generali di Ostiense.
Il rilancio e la rigenerazione dell’area, che avrebbero dovuto concludersi la bellezza di 14 anni fa, hanno una nuova proprietà: la Nextalia Credit Opportunities, progetto della SGR Nextalia.
Ad anticiparlo è “Milano Finanza” il 27 giugno.
Il fallimento del progetto degli ex Mercati Generali
Gli ex Mercati Generali sono abbandonati dal 2003, quando le attività degli operatori vennero spostate a Guidonia, in quello che si chiama Centro Agroalimentare di Roma (CAR).
Secondo un progetto ambizioso dell’allora sindaco Walter Veltroni (di cui parliamo approfonditamente in un Dossier di RomaToday), l’area avrebbe dovuto trasformarsi in una grande città per i giovani.
L’appalto per la realizzazione venne vinto dalla Sviluppo Centro Ostiense, società creata ad hoc dalla Silvano Toti Holding, realtà di proprietà dei fratelli Pierluigi e Claudio Toti, che hanno nella Lamaro Appalti il braccio operativo.
L’arrivo di Nextalia SGR
Dal 2015, però, la holding dei palazzinari romani è in grandi difficoltà finanziarie.
Tanto che a marzo scorso è stata ammessa alle procedure di concordato per un piano di rientro dai debiti.
In base all’ultimo bilancio disponibile (2021) il buco della Silvano Toti Holding è pari a 20 milioni di euro con un’esposizione verso i creditori di 215 milioni di euro.
E così, secondo quanto scrive “Milano Finanza” il 27 giugno, a cogliere l’occasione è stata la Nextalia SGR, società di investimento con sede a Milano e che vanta la partecipazione di Intesa, Unipolsai, Coldiretti, Confindustria, Enpam.
Un’operazione di acquisizione del credito che la fa diventare il nuovo soggetto sviluppatore del progetto di riqualificazione e rilancio degli ex Mercati Generali.
Tutto fermo (da vent’anni)
Adesso bisognerà aspettare nuovi sviluppi, qualora si confermasse l’avvicendamento.
Un anno fa l’amministrazione Gualtieri doveva valutare la proposta di revisione della concessione da parte della Sviluppo Centro Ostiense (che trattava già per cedere i crediti, ma con un fondo americano), poi non se ne è saputo più nulla.
Ad oggi, con un’opera di riqualificazione realizzata solo al 26% e ferma da vent’anni, i residenti del quadrante Ostiense possono solo continuare a sperare.
(Articolo di Valerio Valeri, pubblicato con questo titolo il 27 giugno 2024 sul sito online “Roma Today”)