Blitz contro i femminicidi a Roma di alcuni attivisti hanno lanciato vernice rossa sulle scale di Trinità dei Monti di piazza di Spagna, macchiando i gradoni.
Il tutto davanti a turisti e passanti che hanno ripreso la scena, intorno alle 10 di mercoledì 26 giugno.
A rivendicare l’azione, e non in favore dell’ambiente come sembrava in un primo momento, è stato il movimento ‘Bruciamo tutto’ che ha anche esposto uno striscione e gettato dei volantini con i nomi delle donne uccise dal femminicidio di Giulia Cecchettin fino a oggi.
Il blitz, di ragazze e ragazzi, è scattato dopo un urlo di un’attivista, mentre gli altri lanciavano la vernice rossa.
Altra vernice
Gli attivisti avevano anche esposto uno striscione.
Sul posto le pattuglie della polizia locale del I gruppo Centro Storico e la polizia di Stato.
Proprio ieri un altro gruppo di attivisti era stato bloccato a Roma con quattro taniche di vernice.
Per permettere il ripristino della scalinata, ora off limits, è stato avvisato anche il personale della sovrintendenza per la pulizia e la valutazione di eventuali danni recati al monumento.
Le motivazioni della protesta
“Quaranta persone socializzate come donne sono state uccise dopo Giulia Cecchettin, ma ce ne sono molte di più che ogni giorno subiscono violenza e abusi a causa del loro genere.
Questo è il loro sangue: una strage che la società si rifiuta di vedere, che resta sempre nascosta e accettata, come fosse normale morire per mano del proprio marito, partner, figlio“, ha detto una delle sei attiviste di ‘Bruciamo Tutto’.
Manuela, un’altra attivista, aggiunge: “Elena Cecchettin ha detto: per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto.
Siamo qua per questo: siamo “Bruciamo Tutto”.
Siamo qua per urlare il nostro dolore e rendere visibile il problema.
Il nostro governo non agisce davanti a queste tragedie“.
(Articolo di Lorenzo Nicolini, pubblicato con questo titolo il 26 giugno 2024 sul sito online “Roma Today”)