Protesta contro il termovalorizzatore (immagine d’archivio)
Il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Legambiente contro il termovalorizzatore, confermando la sentenza già espressa dal Tar lo scorso luglio.
L’associazione ambientalista aveva richiesto l’annullamento degli atti con i quali a inizio dicembre 2022 il Commissario straordinario di Governo per il Giubileo, il sindaco Roberto Gualtieri, ha disposto la realizzazione, da parte di Roma Capitale, di un impianto per il trattamento dei rifiuti indifferenziati tramite incenerimento.
Le ragioni dei giudici
In un passaggio chiave della sentenza i giudici hanno sottolineato come “lo straordinario afflusso di pellegrini atteso in occasione dell’evento giubilare e la necessità di approntare misure straordinarie per fronteggiare il prevedibile incremento della produzione di rifiuti, in un contesto peraltro caratterizzato da notorie criticità, è la situazione di fatto che costituisce la ragione giustificatrice della riallocazione di alcune delle funzioni in materia di rifiuti dal livello regionale a quello statale e del conferimento di poteri in deroga alla legislazione vigente ad un Commissario governativo“.
Le competenze di un Commissario
Quanto infine all’argomentazione dei contrari, che ricordano l’alterazione delle competenze in materia di VAS (Valutazione ambientale strategica), “è sufficiente ricordare – riportano i magistrati – che il Commissario è stato espressamente dotato del potere di derogare all’assetto ordinario in materia e comunque di predisporre una propria struttura organizzativa, anche in convenzione con altre Amministrazioni“.
Pertanto, la scelta di nominare quale autorità competente a rendere il parere motivato un organo della Città metropolitana è proprio nel senso “di assicurare il rispetto dei principi di imparzialità e di buona amministrazione“.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 20 giugno 2024 sul sito online “Roma Today”)