Foto d’archivio
Da Marco Bellocchio a Paola Cortellesi, fino a Paolo Sorrentino: il cinema italiano si mobilita in difesa della sala ex Fiamma di Roma, in via Bissolati 47.
Autori e registi italiani hanno sottoscritto un appello per chiedere un confronto con il Centro sperimentale di cinematografia sul futuro della struttura.
La lettera
La sala ex Fiamma è chiusa dal 2017.
Nel 2022 l’allora ministro della Cultura, Dario Franceschini, annunciò in una conferenza stampa il progetto per la rinascita della struttura come sala del Centro sperimentale di cinematografia – Cineteca nazionale (Csc).
Ma a distanza di due anni questa realtà non ha mai visto la luce e l’ex Fiamma, come evidenziato da un avviso pubblico, è stato messo in vendita.
Una decisione contro cui tuona il mondo del cinema, che ha lanciato un appello: “La Cineteca nazionale, il cinema italiano, la cultura italiana, hanno bisogno di una sala cinematografica che non sia solo esposizione, ma luogo di formazione, incontro, studio e, perché no, celebrazione del nostro cinema e dei nostri autori.
Auspichiamo la creazione di una sala che sia anche un veicolo per la scoperta di nuovi talenti, delle nuove forme di espressione cinematografica e valorizzazione del patrimonio presente oltre che passato” si legge nella lettera.
In cui attori e registi come Matteo Garrone e Margherita Buy chiedono un confronto con la dirigenza del Centro sperimentale di cinematografia per capire se ci sono possibilità di andare avanti con il progetto originario, per la rinascita dell’ex Fiamma.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 18 giugno 2024 sul sito online “Roma Today”)