Villa Chigi dopo i lavori
Un anno di ritardo sull’inizio dei lavori e adesso che sono finiti la cittadinanza ritrova una Villa Chigi non tanto migliorata rispetto a prima.
E’ questo il risultato dell’intervento di restyling del parco del Trieste-Salario, che da anni attendeva di essere rimesso a nuovo.
L’opera, finanziata con 400mila euro, si è conclusa a inizio maggio 2024, dopo circa sette mesi di cantiere, ma il risultato soddisfa pochi.
Anzi, nessuno.
Il degrado di Villa Chigi
Parco storico inserito in un contesto densamente popolato e trafficato del II municipio, Villa Chigi ha vissuto vicende alterne negli ultimi vent’anni.
Nel 2004 venne inaugurata nella sua nuova veste dall’allora sindaco Veltroni, fino al 2013 è stata adeguatamente curata dal dipartimento tutela ambientale che ne ha in capo la manutenzione, poi il disastro.
Sentieri deteriorati, fontane non funzionanti diventate ricettacolo di immondizia, area giochi pericolosa e tra il 2017 e il 2018 la scarpata lato via Valnerina è parzialmente smottata.
Uno dei viali dopo la riqualificazione
I lavori da 400mila euro
Così, dopo denunce dei cittadini, sedute di commissione ambiente e ordini del giorno del consiglio di via Dire Daua, si è arrivati ad un progetto esecutivo realizzato a fine 2021 dal dipartimento.
I fondi stanziati inizialmente erano pari a 500mila euro, si è scesi in fase definitiva a 400mila e dal restyling previsto sono state “fatte fuori” le fontane, troppo fuori budget.
Peccato, però, che fuori budget ci siano finiti anche altri interventi inizialmente inclusi nel progetto di cantiere.
Per questo il Pd locale, su iniziativa del presidente della commissione ambiente Andrea Rollin e del capogruppo Roberto Ferraresi, ha fatto approvare una risoluzione che adesso dovrà passare in consiglio, con la quale si chiede di trovare altri fondi per completare i lavori.
Cosa prevedeva il progetto
Nella lista delle cose da fare, come si legge nell’atto approvato all’unanimità, c’erano la riqualificazione della Collina del Belvedere, quella dell’area giochi, una nuova scalinata e annesso ingresso del parco Don Baldoni, una nuova area cani, riqualificazione dei sentieri, dell’ingresso di via Piccini, il taglio degli alberi morti con conseguente messa a dimora di nuovi esemplari e interventi sulla scarpata di via Valnerina, compresa la riqualificazione della staccionata.
Per tutto questo, come detto, sono stati stanziati 400mila euro.
“Ma non si sono dimostrati sufficienti per fare tutto – scrivono i commissari municipali – e sono state eseguite due varianti di progetto che hanno ulteriormente rallentato i lavori“.
Acque putride e immondizia in una delle fontane di Villa Chigi
Cosa è stato fatto
Da ottobre 2023 a maggio 2023 gli operai sono intervenuti sulla Collina del Belvedere, sulla scalinata di Don Baldoni e su via Piccini, ma per il resto l’opera è rimasta sostanzialmente a metà come si evince anche facendo una passeggiata a Villa Chigi: l’area giochi è stata “solo pulita” e il terreno versa ancora “in condizioni disastrate” e di conseguenza “va rifatta la pavimentazione e perimetrata esattamente la nuova area che sarà adibita ad area per ragazzi con tavoli da ping pong e altra strumentazione per attività ricreativo-sportive“.
I sentieri sono stati solo “parzialmente riqualificati“.
C’è poi il capitolo alberi, tema che nel II municipio assume una rilevanza particolare dato l’ampio patrimonio verde del territorio: “La piantumazione e il taglio sono stati fatti – dicono i consiglieri – ma sono stati effettuati utilizzando altri fondi e società vincitrici del bando di cura e potatura del verde verticale“.
In sostanza nel computo dei 400mila euro la cura del verde di Villa Chigi non rientrerebbe affatto.
“Gestione superficiale delle risorse“
E così Villa Chigi si trova quasi da capo.
Lavori di riqualificazione parziali, per i quali sono stati spesi tutti i (pochi) soldi messi a bilancio non senza fatica e attivati con ampio ritardo.
“Da tanti anni il municipio chiede una riqualificazione completa di Villa Chigi – commenta Andrea Rollin, presidente della commissione municipale ambiente -: dopo i lavori di metà anni Duemila, la villa era un autentico gioiello, lasciato in stato di degrado per moltissimo tempo.
Finalmente l’amministrazione Gualtieri si è mossa prevedendo fondi ad hoc e una gara apposita per i lavori di riqualificazione.
Purtroppo, lungaggini burocratiche e una gestione superficiale delle risorse, hanno vanificato gli esiti dei lavori lasciando la villa in stato non ottimale e con alcune lavorazioni non finite.
La commissione ambiente ha approvato all’unanimità una risoluzione per richiedere l’immediato impegno di risorse per finire i lavori non conclusi e prevedere nuovi interventi come la riattivazione delle fontane e la piantumazione di nuovi alberi“.
“Non avevo dubbi che sarebbe andata così – mette il carico l’assessore Rino Fabiano – perché già avevo detto che le risorse stanziate non sarebbero state sufficienti.
Se mi venisse chiesto direttamente, farei presente anche domani stesso che c’è bisogno di altri soldi.
Mi auguro che dal dipartimento non perdano tempo a reperire risorse“.
Comune a caccia di altri 150mila euro
Dal Comune, però, già si sta muovendo qualcosa.
Come conferma Gianmarco Palmieri, presidente della commissione capitolina ambiente “la responsabile del procedimento sta effettuando una perizia di variante per reperire risorse ulteriori“.
Orientativamente, anche se non c’è nulla di definitivo, dovrebbero essere 150mila euro da aggiungere: “Siamo sotto soglia – continua il dem – quindi non c’è bisogno di rifare tutta la procedura di gara. L’obiettivo è finire la riqualificazione nella seconda parte dell’anno.
La progettista lo aveva detto sin da subito che non sarebbe stato fatto tutto, ora provvederemo a mettere questi soldi nell’assestamento di bilancio.
Mi rendo conto che le aspettative dei cittadini non siano state, al momento, rispettate“.
(Articolo di Valerio Valeri, pubblicato con questo titolo il 29 maggio 2024 sul sito online “Roma Today”)