Foto d’archivio
La resa dei conti è arrivata.
L’assessore alla mobilità di Roma, Eugenio Patanè, aveva detto che i controlli sarebbero stati sempre più intensi e puntuali.
Così, dopo quattro mesi di monitoraggio, sono scattate le sanzioni per gli operatori della micromobilità in sharing di Roma.
Un altro capitolo di un burrascoso matrimonio, quello tra la Città Eterna e i mezzi elettrici su due ruote in condivisione, il cui futuro appare sempre più incerto.
Stop ai mezzi in condivisione
Gli utenti non potranno utilizzare, per un certo periodo di tempo, i mezzi di Dott e Lime, due dei tre operatori vincitori del bando dello scorso anno.
Lo ha stabilito l’ufficio mobilità sharing di Roma, del dipartimento mobilità sostenibile e trasporti.
Il motivo è molto semplice: i mezzi sono distribuiti in maniera non conforme alle linee guida.
Tecnicamente, si parla di “mancato rispetto delle soglie di densità areale”.
Secondo le regole stabilite dal bando, per fare un esempio, nel centro storico di Roma devono essere presenti al massimo 300 dispositivi per ogni singolo operatore (escluso il Tridente), numero che sale a 600 all’interno dell’intero territorio del I municipio.
È obbligatorio prevedere anche un certo numero di mezzi in periferia.
Succede, però, che il centro è il luogo dove l’utilizzo della micromobilità è più consolidato.
Così, senza i ricollocamenti dei mezzi, la distribuzione stabilita nel bando non viene rispettata.
Grazie ai geolocalizzatori presenti su ogni mezzo, Roma servizi per la mobilità monitora in tempo reale l’effettiva presenza sul territorio di bici e monopattini e verifica se vengono rispettate le regole previste.
Così, per quanto riguarda Lime, è stato stabilito lo stop ai monopattini dal 1° al 7 giugno e del servizio di bike sharing dall’8 al 14 giugno.
Per quanto riguarda Dott, sospeso solo il servizio delle bici elettriche dal 15 al 21 giugno.
Se certe infrazioni dovessero verificarsi per un ulteriore mese, potrebbe arrivare “la sospensione del servizio per 30 giorni consecutivi con il ritiro dei mezzi”, come disposto dalle linee guida del regolamento.
Più controlli con il geolocalizzatore
Nell’ormai famosa audizione in commissione mobilità di fine febbraio, durante la quale gli operatori avevano chiesto aiuto a Roma per rivedere le agevolazioni nell’utilizzo dei loro mezzi tramite l’abbonamento Metrebus, l’assessore Patanè aveva replicato annunciando una stretta sui controlli.
Penali
Insieme allo stop è così arrivato il “conto” dei canoni e delle penali che gli operatori devono corrispondere al Campidoglio.
In generale, le penali partono da un euro per ogni mezzo su strada al quale si aggiunge una percentuale.
Dott, per il servizio di monopattini in sharing, dovrà corrispondere a Roma, per i primi quattro mesi del 2024, 17.132 euro, di cui 980 di penali.
Per le biciclette parliamo di cifre più alte: 18.472 euro complessivi di cui 14.393 di penali.
Lime subirà una vera e propria stangata.
Per i monopattini dovrà bonificare a Roma 67.029 euro per i mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2024, di cui 49.550 di penalità.
Insomma, a fronte di un canone di 17.479 euro Lime dovrà pagare quasi tre volte tanto per le penalità accumulate.
Non va meglio con le bicilette: 49.179 euro di cui 36.448 di penalità.
Bird, che ha solo il servizio di monopattini in sharing, pagherà 37.798 euro, cifra che comprende 20.792 euro di penali.
Il paradosso
Così, dopo mesi durante i quali abbiamo raccontato su RomaToday del fenomeno delle disattivazioni degli abbonamenti metrebus degli utenti per presunte soste selvagge, da Roma arrivano multe salatissime per gli operatori dello sharing che non ricollocano i mezzi nella maniera corretta.
Un altro capitolo di un rapporto difficile e che, di questo passo, non potrà andare avanti.
Gli operatori, sempre a febbraio, avevano detto che l’attuale modello, specialmente quello legato alle agevolazioni metrebus, è insostenibile.
Patanè aveva replicato dicendo che quelle erano le regole del bando al quale avevano partecipato.
Così, a pochi mesi dall’avvio del servizio, l’idillio tra la Città Eterna e la micromobilità in sharing sembra già finito.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 27 maggio 2024 sul sito online “Roma Today”)