Una cinquantina di persone, forse qualcosa in più, ha occupato per alcune ore piazza Barberini nel pomeriggio di sabato 25 maggio.
La manifestazione statica è stata organizzata da Ultima Generazione, organizzazione di attivisti per il clima protagonista di azioni anche clamorose per attirare l’attenzione sui rischi dei danni climatici.
Nessuna tensione.
Ultima Generazione occupa piazza Barberini
La manifestazione, per la quale come spiegato da Ultima Generazione non è stata chiesta l’autorizzazione alla Questura di Roma, è iniziata intorno alle 16 di sabato.
Un gruppo di attiviste e attivisti si è presentato a piazza Barberini, di fatto occupandola.
A poca distanza un cordone di forze dell’ordine in tenuta antisommossa e con i blindati, a chiudere l’accesso di via del Tritone verso Palazzo Chigi.
“Le scelte del governo stanno spegnendo la democrazia – si legge nel comunicato -, l’oppressione si fa ancora più forte, si portano in cella giornalisti mentre svolgono il proprio dovere di informazione, e noi abbiamo scelto di occupare la piazza e le strada per tentare di svegliare le coscienze e salvare la democrazia“.
In piazza Erri De Luca
Durante l’occupazione (che al momento in cui si scrive è ancora in corso) ci sono stati interventi di vari esponenti dell’attivismo climatico e non solo.
Tra loro anche lo scrittore anti-Tav Erri De Luca: “Le repressioni fanno bene alla salute, non vi fate spaventare.
Rinforzano le ragioni e il consenso nei confronti di chi affronta questi impegni sociali.
Grazie a questa generazione che si sta muovendo adesso per il nostro futuro” ha detto l’intellettuale.
Intervenuti anche il fisico Francesco Sylos Labini, l’avvocato Angelo Melone.
Intermezzi musicali firmati da Laparteintollerante.
Hanno preso parte al sit-in anche Extinction Rebellion, Palestina Libera, Bruciamo Tutto e Ribellione Animale.
Una ventina i giornalisti presenti.
“Chi è responsabile dei morti di caldo e di lavoro?“
Dopo circa un paio di ore, al grido di “Disobbedienza“, i presenti si sono spostati in mezzo alla strada srotolando striscioni con richiami al “Fondo riparazione“, sedendosi a terra in cerchio e aprendo l’assemblea ai temi delle morti di caldo e di lavoro.
“Nel primo trimestre di quest’anno sono 151 i morti di lavoro – ricordano -, oltre 18mila morti di caldo nel 2022.
Può essere solo fatalità la strage di morti sul lavoro così come quella dei morti di caldo?
Può essere fatalità lo sterminio dei campi, la cementificazione che aumenta le zone di calore?
Quanto tempo ancora ci vorrà per sciogliere i blocchi emotivi che negano il collasso ecologico?
Chi porta le responsabilità di queste morte persone?“.
Poco prima delle 20, come riferisce Adnkronos, gli attivisti di Ultima Generazione si sono avvicinati al cordone delle forze dell’ordine che presidiavano via del Tritone, chiedendo di passare per poter “portare i nostri striscioni“.
A quanto emerge non ci sono stati momenti di tensione, gli attivisti si sono resi conto quasi subito che non ci sarebbe stata alcuna possibilità di passare.
vista aerea della protesta
Fermate due attiviste
A margine dell’occupazione, due donne che si stavano recando a piazza Barberini sono state fermate e identificate nei pressi di piazza di Spagna.
Condotte al commissariato Salario, sono state denunciate a piede libero per non ottemperanza al provvedimento di foglio di via.
Come riferisce Adnkronos, le due sono poi tornate alla manifestazione.
(Articolo di Valerio Valeri, pubblicato con questo titolo il 25 maggio 2024 sul sito online “Roma Today”)