Da sinistra: Stefano Boeri, Alessandro Panci e Maurizio Veloccia
Come sarà Roma nel 2050?
La visione della Capitale è tema centrale nel dibattito tra architetti e amministrazione.
E ora c’è anche l’insediamento ufficiale di una consulta che ne discuterà nel corso di diversi incontri, il primo dei quali si è tenuto il 24 maggio alla Casa dell’Architettura, nel complesso dell’Acquario Romano.
Una consulta per decidere il futuro di Roma
Lo scopo è quello di iniziare una riflessione e un monitoraggio delle iniziative messe in campo dalle diverse istituzioni e realtà attive sul territorio, che saranno messe a sistema con le idee e i progetti sviluppati dagli iscritti all’Ordine degli architetti, raccolti grazie alla call lanciata lo scorso aprile e con il lavoro del Laboratorio Roma050, lo spazio di confronto e dialogo sul futuro della città, coordinato da Stefano Boeri.
Una rete interdisciplinare
Quella che nasce con “Mirabilia Urbis”, il primo incontro pubblico organizzato dagli architetti romani, ha visto la partecipazione di Federalberghi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, sigle del mondo della cultura e dell’associazionismo, dal Maxxi al Forum Terzo settore alle tre Università capitoline, riunite per esaminare da diversi punti di vista i cambiamenti in atto nella città, per capire sulla base delle diverse competenze come valorizzarne tutti i potenziali, per pianificare come intrecciare la ricca storia della Città eterna con i nuovi bisogni che richiedono da subito l’avvio di un processo di riqualificazione e rigenerazione urbana.
Ovviamente alla presenza dell’assessore all’urbanistica Maurizio Veloccia e dell’archistar Stefano Boeri, coordinatore del Laboratorio Roma 050.
Dal paesaggio agli spazi pubblici: i temi principali
Le tematiche intorno alle quali si sono sviluppati i lavori sono state quattro: morfologie, paesaggi, arcipelago urbano; abitare Roma; storia, archeologia e Novecento; spazi pubblici e rituali urbani.
Quanto emergerà sarà da considerare come il primo passo compiuto nell’ambito del tavolo permanente sul futuro di Roma nato da un accordo siglato lo scorso autunno da Ordine degli Architetti di Roma e Assessorato all’Urbanistica del Campidoglio.
La Consulta, così come è formalmente definito questo nuovo organismo introdotto dal protocollo di intesa OAR-Campidoglio, si riunirà con frequenza stabilita con l’intento di definire man mano un’idea chiara di come si vuole che avvenga la trasformazione della città.
Veloccia: “Costruiremo una visione di ciò che sarà l’Urbe“
“Con l’incontro pubblico “Mirabilia Urbis” che si è svolto alla Casa dell’Architettura, sono entrati nel vivo i lavori della Consulta nata da un accordo tra Roma Capitale e Ordine architetti – commenta Veloccia – . Questa Consulta intende essere un’intelligenza collettiva che, oltre a occuparsi delle trasformazioni in atto nella Capitale, contribuirà a costruire anche una visione di ciò che dovrà essere l’Urbe nei prossimi decenni grazie alla collaborazione, ormai consolidata, con l’Ordine degli Architetti di Roma e da oggi anche con quella del Laboratorio Roma 050 coordinato dall’architetto Stefano Boeri“.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 25 maggio 2024 sul sito online “Roma Today”)