“Correte, stanno sparando e uccidendo i cinghiali“.
A lanciare l’allarme, confermato al momento solo in parte, sono stati prima i residenti della zona di Corviale, a sud di Roma, e poi le associazioni animaliste che hanno raggiunto intorno alle nove del mattino di lunedì il parco urbano adiacente alla biblioteca comunale Renato Nicolini.
È bastato effettivamente poco per notare la presenza nel parco, che è stato anche temporaneamente chiuso, del personale della Asl Roma 3, della polizia locale e degli uomini della polizia metropolitana di Roma entrati, fucile in braccio, nell’area verde.
Secondo gli animalisti quattro cinghiali, tra cui due mamme e due cuccioli, sarebbero stati uccisi.
Al momento però la notizia della loro morte viene però smentita.
I cinghiali, infatti, secondo quanto risulta a RomaToday sarebbero stati narcotizzati e presi in carico dalla Asl.
Sul caso il comune ha promesso chiarezza per voce di Patrizia Prestipino, nuova garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma.
La reazione degli animalisti
“Appena abbiamo saputo dell’emergenza ci siamo recati sul posto“, hanno spiegato gli attivisti di AnimaLiberAction che sottolineano di aver “ricevuto continue minacce di denuncia, derisioni, prese in giro, atteggiamenti sfidanti da parte del personale intervenuto solo per aver richiesto delle semplici spiegazioni o per esserci permessi di registrare con lo smartphone quanto stava accadendo“.
Dalle immagini diffuse sui sull’account Instagram del gruppo animalista, effettivamente, i momenti di tensione si notano.
L’operazione è durata alcune ore, durante le quali i cinghiali più grandicelli hanno tentato invano di trovare una via di fuga all’interno del parco, via di uscita purtroppo inesistente.
“AnimaLiberAction e i cittadini di Roma accorsi sul luogo, manifestano il loro sdegno per l’accaduto e per come i soldi pubblici vengano usati per procedure discutibili, che vanno oltre il buon senso.
La Asl e la polizia metropolitana inoltre, non hanno presentato alcuna ordinanza di abbattimento“, aggiunge AnimaLiberAction che ha manifestato il proprio dissenso verso “le procedure barbare messe in atto, che non risolvono in alcun modo quella che il comune di Roma definisce ‘emergenza cinghiali’.
L’uccisione di un essere vivente non è mai una soluzione“.
Il Comune si attiva
In realtà, secondo quanto risulta a RomaToday i cinghial sarebbero stati narcotizzati.
“Gli agenti hanno dichiarato che gli animali sono stati sedati, per poi essere trasferiti in un rifugio. – ha specificato Prestipino – I cittadini presenti e alcuni associazioni sostengono invece che sarebbero stati abbattuti.
Domani partirà una richiesta ufficiale da parte dell’ufficio del garante dei diritti degli animali per accertare i fatti“.
“Sarà mia cura tenere informati i cittadini e le associazioni su quanto avvenuto.
I diritti degli animali non possono soggiacere alle leggi del far west“, ha detto ancora.
Torna così d’attualità il tema della gestione dei cinghiali in città che troppo spesso ha portato a rimpalli di responsabilità tra Comune, Regione ed ex Provincia.
Patrizia Prestipino-4
(Articolo di Lorenzo Nicolini, pubblicato con questo titolo il 26 marzo 2024 sul sito online “Roma Today”)