Gli alberi di via Federico Ozanam, strada nel cuore del quartiere Monteverde, versano in condizioni critiche.
Su 60 presenti, 14 dovranno essere necessariamente abbattuti.
Rientrano infatti nella classe D, che in arboricoltura indica quegli esemplari il cui “fattore di sicurezza naturale” risulta “esaurito“, con “prospettive future gravemente compromesse” e un rischio cedimento definito “estremo“.
La perizia
A dirlo è una perizia effettuata dal dipartimento Ambiente a seguito del crollo di un olmo lo scorso novembre nella vicina via di Donna Olimpia.
Come spiegato dall’ingegnera Marina Mantella durante una seduta di commissione Ambiente in municipio XII, le verifiche effettuate sugli alberi della via hanno riscontrato dei danni importanti alle radici, causati da alcuni lavori di manutenzione dei marciapiedi avvenuti nel 2015.
Quale piano per la sostituzione
In realtà anche gli altri 46 olmi non sono in buone condizioni, rientrano infatti nella classe C/D, dove il rischio crollo non è estremo ma comunque “elevato“.
In questi casi abbatterli è solo consigliato, con nuove perizie da effettuare sugli esemplari entro sei mesi.
Il destino finale potrebbe però essere l’abbattimento anche in questo caso.
Non si tratterà comunque di interventi massivi, come specificato dalla dirigente del dipartimento Ambiente.
Si andrà per gradi onde evitare di lasciare la via senza nemmeno un albero.
E laddove si abbatte, l’esemplare, rassicura l’assessore all’Ambiente Mauro Marcheggiani, si andrà a sostituire.
Da precisare che sugli alberi si dovrà intervenire comunque, perché un progetto di riqualificazione della via in vista del Giubileo ne prevede lo spostamento.
E anche in questo caso un agronomo incaricato dalla società che sta lavorando al restyling ha rilevato criticità sugli esemplari.
Come si procederà?
Parlando di termini di benefici ambientali, dall’assorbimento delle polveri sottili alla produzione di ossigeno nell’aria, per compensare la perdita di 59 grandi alberi si dovrebbe procedere con la piantumazione di centinaia di piccoli alberelli (30 per ogni esemplare abbattuto, secondo riferito dagli esperti del Comune di Roma), ma non c’è lo spazio fisico.
Alcuni potrebbero però essere piantati nella vicina Villa Pamphili.
La protesta
Sul punto i comitati ambientalisti, tra cui quelli per il regolamento del Verde, presenti in commissione, non ci stanno.
Pretendono nuove perizie approfondite prima di procedere all’abbattimento.
“Togliere tutti gli olmi di via Ozanam porterebbe conseguenze gravi al benessere e la salute dei cittadini di tutto il quartiere.
La perizia fatta è solo visiva, e per i massimi esperti non è sufficiente a far tagliare un albero di 60 anni che produce ossigeno, ombra e soprattutto a filtrare lo smog in modo eccezionale“.
In questo senso propongono un progetto alternativo da presentare all’amministrazione, che si è detta aperta al dialogo
(Articolo di Ginevra Nozzoli, pubblicato con questo titolo il 27 gennaio 2024 sul sito online “Roma Today”)