La valle dell’Aniene durante una piena del fiume. Foto Aps Insieme per l’Aniene
Stralciare il lotto della Valle dall’Aniene dal bando capitolino dedicato alle terre pubbliche.
La richiesta avanzata da associazioni e comitati di zona, dopo l’incontro pubblico svoltosi domenica 14 gennaio al centro sociale La Torre, sta facendo proseliti.
Alla richiesta, tramutata in una raccolta firme su change.org, solo nella giornata di lunedì 15 gennaio hanno aderito oltre 500 persone, facendo salire a quasi 3mila i sottoscrittori.
Ma non ci sono soltanto i semplici cittadini a chiedere di rimuovere il lotto della Valle dell’Aniene dal bando.
Anche nel municipio III, un gruppo di consiglieri della maggioranza, sta infatti avanzando un’analoga richiesta.
L’iniziativa dei consiglieri PD
“Abbiamo appena protocollato la mozione urgente per chiedere all’assessora Alfonsi di stralciare il Lotto 2, Valle Aniene dall’avviso pubblico per l’assegnazione di terre agricole di proprietà di Roma Capitale finalizzato alla tutela e al recupero produttivo dell’agro romano” hanno fatto sapere i consiglieri dem Federica Rampini, Filippo Maria Laguzzi, Nicoletta Funghi e Giancarlo Cesarei.
“Dei quattro lotti, dopo aver stralciato quello di Tor Bella Monaca, restano tutte le aree ricadenti nel nostro territorio e per le quali non siamo stati ascoltati, ne’ come municipio ne’ come cittadinanza.
Se la finalità dell’avviso è quella di ‘invertire la tendenza all’abbandono…’ sicuramente questo caso non riguarda la Valle dell’Aniene che da decenni è sotto la cura e la promozione dei cittadini e delle associazioni del territorio” hanno rimarcato i quattro consiglieri democratici.
Ed è la stessa motivazione che stanno portando avanti i cittadini che hanno sottoscritto la petizione su change.org.
Perché stralciare il lotto dell’Aniene
Le ragioni per cui l’area individuata nella riserva naturale non andrebbe messa a gara sono molteplici.
Il sito, com’è già stato spiegato, costituisce una parte della piena alluvionale del fiume Aniene e quindi, come ciclicamente accaduto negli ultimi anni, si allaga.
Inoltre l’area destinata all’attività agricola rappresenta una componente essenziale della rete ecologica di ci fa parte l’area naturale protetta.
Non ultimo, come hanno rilevato anche i 4 consiglieri municipali, in quel territorio da più di 20 anni esistono realtà che operano per la tutela ambientale della valle.
Realtà che, finora, hanno contribuito alla fruizione rispettosa di spazi che sono anche parte integrante di progettualità, dalla passerella ciclopedonale ai sentieri del Grande raccordo anulare delle bici, che mal si sposano con la funzione agricola pensata dal Campidoglio.
La corsa contro il tempo
Dopo aver rimosso il lotto di Tor Bella Monaca dal bando, restano solo tre aree a disposizione di quanti vogliano intraprendere un’attività agricola nelle terre del Comune.
Diventerebbero due se, la richiesta che arriva dai 4 consiglieri democratici, venisse presa in consegna.
Secondo i dem infatti sono altre le strade da seguire per valorizzare i terreni nella valle dell’Aniene.
I consiglieri citano espressamente il regolamento sull’utilizzo degli immobili di Roma Capitale ed il regolamento sull’amministrazione condivisa dei beni comuni.
“Sono questi gli strumenti che dovrebbero essere utilizzati quando si tratta dell’area e dei casali nella Valle dell’Aniene” hanno sottolineato i 4 consiglieri del PD che hanno auspicato si possa discutere “nella prossima seduta di consiglio” la loro proposta che è stata già sottoscritta anche dai consiglieri M5s.
Il tempo però stringe: il 25 gennaio scadono i termini per la presentazione delle domande.
Il lotto nella Valle dell’Aniene andrebbe stralciato prima.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 17 gennaio 2024 sul sito online “Roma Today”)