Lo scheletro trovato davanti al mausoleo di Cecilia Metella
Uno scheletro umano trovato pochi centimetri sotto il livello stradale.
Una scoperta che, ad altre latitudini, potrebbe risultare macabra.
Non nel caso specifico perché, la strada in questione, si trova nell’area verde che prende il nome dalla Regina viarum: il parco dell’Appia Antica.
Lo scheletro trovato davanti al Mausoleo di Cecilia Metella
Il ritrovamento è avvenuto davanti il Mausoleo di Cecilia Metella ed è venuto alla luce perché sono in corso i lavori di rifacimento nella prospicente Chiesa di San Nicola.
“Lo scavo per il passaggio della linea di illuminazione ha portato a una scoperta interessante: lungo il fronte esterno della facciata principale è stato messo in luce uno scheletro umano, ben conservato e in associazione a due fibbie in metallo di forma circolare” fanno sapere dal parco archeologico dell’Appia Antica.
Le indagini per risalire alla datazione
Ora per gli archeologi arriva la fase probabilmente più delicata: quella di stabilire la datazione dello scheletro trovato.
“Le indagini in corso – viene spiegato da chi sta seguendo lo scavo – dovranno stabilire se la deposizione appartiene alla fase della costruzione della chiesa, l’inizio del XIV secolo, oppure se si tratta di una sepoltura precedente l’impianto del Castrum Caetani”.
“L’ipotesi” ha fatto sapere l’archeologo Stefano Roascio, funzionario presso il parco dell’Appia Antica, “è che potrebbe essere precedente” alla costruzione della chiesa “ma è un tratto abbastanza rimaneggiato” e quindi si procederà “con un sondaggio mirato”.
Non solo.
“Per una più precisa datazione sarà determinante lo studio tipologico delle fibbie e il risultato delle analisi al Carbonio-14”.
Le indagini aiuteranno anche a ricomporre la storia dell’area dove sorge il Castrum Caetani.
Il “castrum” dell’Appia Antica
La chiesa di San Nicola, una testimonianza di architettura gotica cistercense di Roma, è stata consacrata nel 1303.
La sua storia s’intreccia con quella della nobile famiglia Caetani che, proprio all’inizio del XIV secolo, per intercessione di papa Bonifacio VIII, acquistò una vasta tenuta sulla via Appia Antica, dov’era ovviamente già presente il Mausoleo di Cecilia Metella.
La località, conosciuta come Capo di Bove, divenne successivamente un borgo fortificato, appunto un “castrum” , grazie al lavoro di Francesco Caetani che oltre alla chiesa fece costruire una cinta muraria, delle torrette difensive, un palazzo nobiliare ed alcune casette.
La chiesa di San Nicola in località Capo di Bove_ Foto parco archeologico Appia Antica-2
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 10 novembre 2023 sul sito online “Roma Today”)