L’ingresso dell’ex cava Covalca, sito di una discarica di inerti
La Cortac Srl, società che gestisce un sito di conferimento di inerti al chilometro 11 della via Laurentina, potrà procedere a riempire anche un secondo incavo all’interno di quella che prima era la cava Covalca.
Il 18 aprile è arrivata la determina della direzione Ambiente della Regione Lazio che autorizza l’attività dopo 4 anni tra conferenza dei servizi, proteste dei comitati di quartiere, tavoli di confronto con il IX municipio a fare da intermediario.
L’ampliamento della discarica di inerti autorizzato dalla Regione
L’autorizzazione regionale già era prevedibile, perché a dicembre 2021 si era conclusa la conferenza dei servizi e tutti i pareri erano risultati positivi.
Da quel momento, però, era iniziato un percorso di confronto-scontro tra ambientalisti e comitati di quartiere da una parte e Cortac Srl dall’altra, con in mezzo il municipio guidato dal centrosinistra che ha provato a fare da cuscinetto.
Il risultato, un anno fa, era stata la firma di un patto tra la minisindaca Titti Di Salvo e la società che gestisce il sito (che raccoglie prevalentemente le risultanze del cantiere della Metro C), all’interno del quale è stato messo nero su bianco che Cortac Srl non accoglierà rifiuti solidi urbani nel sito.
Nel documento, firmato dalla presidente di Cortac Daniela Montanari, la società si prende anche l’impegno a recuperare e valorizzare alcune aree, di concerto con il municipio, tramite la piantumazione di alberi e l’installazione di cestini e panchine.
La protesta di Legambiente: “Nessuno ci ascolta più da un anno“
“Ma non abbiamo visto nulla – denuncia il presidente del circolo Legambiente locale, Massimiliano Coppola – e da un anno a questa parte di incontri con Di Salvo, come promesso, non ce ne sono stati.
Quel patto si limita a scongiurare l’arrivo di Rsu, cosa cyhe però il commissario Gualtieri può superare tranquillamente senza alcuna possibilità di opposizione.
Non c’è, nel patto, il divieto di transito dei mezzi pesanti su via di Vallerano e via Chiarini, non c’è il montaggio di una centralina per il controllo delle emissioni, non c’è la costituzione di un nucleo di controllo composto da rappresentanti dei comitati per l’accesso libero all’impianto“.
E tutto questo, ovviamente, non è neanche nella determina regionale del 18 aprile.
Decade la necessità di controllo da parte di Città Metropolitana
Andando a leggere il documento, infatti, si nota che alcune prescrizioni uscite dalla conferenza dei servizi sono state eliminate o modificate su richiesta della società proponente.
La prescrizione numero 8, in cui si richiedeva l’acquisizione delle valutazioni da parte della Città Metropolitana sulla “funzionalità e sicurezza del varco carrabile localizzato al km 11,200 di via Laurentina, stante la competenza diretta sul detto tratto viario” è stata eliminata.
“Non è pertinente – obiettava la Cortac – dal momento che l’accesso alla discarica avviene da strada privata, che a sua volta si immette su via Laurentina, utilizzata da altri fondi e attività e anche da Acea per la presenza di una cabina elettrica“.
La richiesta è stata accolta e la prescrizione stralciata.
Traffico mezzi pesanti, la Regione ammorbidisce gli obblighi
C’è poi uno dei punti su cui più si è discusso e che i comitati contestavano alla società e alla Regione: il transito del mezzi pesanti per tutto il giorno, per portare gli scarti dei cantieri e tornare alla base.
Nella prescrizione numero 31 la conferenza dei servizi chiedeva che “i mezzi pesanti conferiscano fuori dagli orari di punta del traffico“.
La Cortac ha contestato questa richiesta, considerato che “l’attività di discarica viene svolta nella fascia oraria dalle 7 alle 17 e l’orario di conferimento dei rifiuti non dipende dalla Cortac“.
La Regione non ha stralciato la prescrizione, ma l’ha modificata rendendola molto più generica: “Il traffico pesante generato dalla discarica non dovrà costituire aggravio al traffico presente sulla rete stradale di transito verso la discarica stessa”.
Non è chiaro, dato quanto espresso dalla Cortac, come questo potrà accadere.
“Ho chiesto ufficialmente a Manuel Gagliardi (presidente della commissione Ambiente del IX, ndr) di convocare una commissione dopo la firma del patto con la Cortac – continua Coppola -, non è mai stato fatto. Ora faccio un accesso civico per chiedere quali opere siano state fatte con i fondi della Cortac come da accordi col municipio. Si erano impegnati a piantare alberi e installare arredo urbano.”
Gagliardi (Pd IX): “Presto riqualificazione ambientale del sito“
RomaToday ha interpellato proprio Gagliardi nel merito: “Quell’accordo con Cortac ci sembrava necessario, anche per rivendicare il nostro ruolo di mediatori in questo percorso – replica il consigliere del Pd – . Oggettivamente è l’unico operatore su Roma che si sia messo seduto ad un tavolo per sottoscrivere un patto, non se ne trovano altri in tutto il Lazio.
Legambiente e i comitati hanno avanzato delle richieste, non recepite in quel confronto, ma noi come istituzione abbiamo inviato alla Regione delle controdeduzioni in sede di conferenza dei servizi.
La Regione ha emesso questa determina.
Capisco le aspettative, ma noi politicamente abbiamo rappresentato ciò che ci chiedevano dal territorio.
La commissione?
Non è che se non la convoco, significa che non ho recepito le richieste.
Gli allarmi sui rifiuti solidi urbani appartengono alla precedente gestione amministrativa, è stato un errore: non ci sono le distanze corrette da scuole e case per ammettere il conferimento di Rsu, è qualcosa che non sarebbe nemmeno legale, non succederà e noi non vogliamo succeda.
Non noi, non il Comune e da quel che mi risulta nemmeno la Regione“.
Rispetto alle promesse su arredi urbani e riqualificazione ambientale, Gagliardi rassicura: “Stiamo riprendendo la pianificazione – risponde – mentre sulla piantumazione, la Cortac ha ricevuto l’ok alla pianificazione da parte della Regione, ci sarà un ripristino ambientale con arbusti e piante già determinate“.
(Articolo di Velerio Valeri, pubblicato con questo titolo il 28 aprile 2023 sul sito online “Roma Today”)