A nulla sono servite le 1.200 firme raccolte con una petizione online: l’assemblea capitolina ha bocciato la proposta di intitolare a Paolo Arca, storico presidente dell’Associazione per Villa Pamphilj, scomparso un anno fa, in viale all’interno del parco che tanto ha amato e curato in vita.
La mozione per l’intitolazione è stata portata in aula nei giorni scorsi, ma soltanto 9 sui 31 votanti si è espresso favorevolmente contro 19 contrari e 3 astenuti.
Una notizia che è stata accolta dall’Associazione per Villa Pamphilj con grande delusione, soprattutto alla luce della vicinanza con il primo anniversario della morte di Arca.
“L’attività trentennale di Paolo cancellata in un istante“
“Il suo nome non apparirà sulla pietra di un viale di Villa Pamphilj: lo hanno deciso, in parte oggi, i 31 votanti che si sono espressi alla mozione illustrata dal consigliere Federico Rocca – si legge nella nota diffusa dall’associazione – Non è bastato l’appello di tutte le maggiori associazioni ambientaliste, di tutti i cittadini: su 31 votanti solo in 9 hanno votato sì mentre invece ben in 19 hanno detto no, mentre 3 sono stati gli astenuti.
Francamente non ci sono parole per commentare quanto accaduto questa mattina.
L’attività trentennale di Paolo, tutto quanto fatto per Villa Pamphilj, senza alcun tornaconto, è stato cancellato in un istante”.
“Il suo coraggio e la sua dedizione non gli sono state riconosciute ieri, da vivo, e sono state addirittura affossate oggi, da morto – concludono – Non c’è alcun riconoscimento per chi non ha fatto sconti a nessuno non parteggiando mai per alcun partito politico, ma solo ed esclusivamente per quello chiamato ‘Villa Pamphilj’.
Dunque non c’è altro da dire, ma la nostra memoria non sarà corta, di Paolo, ne siamo certi si ricorderanno tutti, tra 10, 20 anni ed anche più.
Mentre di loro, chi si ricorderà di loro?”.
La proposta di intitolazione e la petizione online
La proposta di intitolazione, come detto, era stata promossa lo scorso ottobre con una petizione sul sito change.org diretta all’allora prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, al sindaco Roberto Gualtieri, alla giunta capitolina e al municipio XII.
La richiesta era di agire in deroga alla legge 1188 del 23 giugno 1927, che prevede l’intitolazione di una nuova via solo a persone decedute da almeno dieci anni.
L’associazione ha infatti già presentato domanda agli enti e agli uffici competenti, ma il timore era che potesse restare chiusa in un cassetto sino al 2032.
Aveva quindi deciso di fare un appello, già firmato dalle maggiori associazioni e comitati di Roma, in cui chiedeva all’amministrazione comunale di derogare alla legge e agire prima.
Paolo Arca è morto il 26 aprile del 2022, una notizia che aveva gettato nello sconforto moltissime persone.
Le reazioni erano state immediate, centinaia di messaggi addolorati e ricordi commossi condivisi sui social, e manifestazioni di vicinanza erano arrivati anche dal mondo della politica, dal presidente del Municipio XII Elio Tommassetti all’ex minisindaca M5s Silvia Crescimanno passando per il consigliere grillino Daniele Diaco, ex presidente della commissione ambiente di Roma Capitale.
A firmare l’appello per intitolargli un viale sono state, tra le altre, anche Enpa, Italia Nostra, Lipu, Wwf Roma, Osservatorio Sherwood Villa Ada, Associazione Amici di Villa Borghese.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 27 aprile 2023 sul sito online “Roma Today”)