Corriere della Sera – Cronaca di Roma 18 aprile 2023
Foto d’archivio
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N.B. – Fra le pratiche di condono edilizio inevase ci sono anche e soprattutto le domande destinate ad essere sicuramente rigettate, perché presentate strumentalmente per evitare le ordinanze di rimozione della costruzione abusiva: grazie alla sola presentazione della copia della domanda di condono, il responsabile dell’abuso ha ottenuto nel frattempo tutte le utenze (acqua, gas e luce) e abita ormai in modo fisso nell’abitazione realizzata senza nessun titolo.
Il ritardo pluridecennale che viene registrato nell’evasione di questo tipo di domande legittima il sospetto di un sistema di tangenti ben più grave, perché perpetue in quanto erogate con la finalità opposta alla velocizzazione, che è quella di lasciare sospesa in eterno l’istruttoria di queste pratiche per non dover subire l’abbattimento dell’abitazione abusiva.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi