Piazza Sempione pedonale continua a far discutere.
E’ netta la replica dei comitati ‘Città Giardino’ e ‘Salviamo Piazza Sempione’ all’assessore alla Cultura del Municipio III, Luca Blasi, che aveva sottolineato la bontà del progetto ereditato dall’amministrazione di Giovanni Caudo.
Quello che ha liberato il piazzale davanti Palazzo Pubblico dalle automobili, restituendolo più sicuro e fruibile, adatto a ospitare eventi e manifestazioni culturali.
Come l’ultimo Carnevale che ha coinvolto centinaia di persone.
Tante famiglie del territorio.
Piazza Sempione pedonale continua a far discutere
“Se la pedonalizzazione non ha peggiorato la situazione del traffico ciò si deve solo alla decisa presa di posizione dei cittadini, non certo all’insensato progetto della Giunta Caudo, che il traffico lo avrebbe fatto esplodere”, rivendicano i Comitati ricordando la battaglia ingaggiata affinché il progetto iniziale venisse modificato.
Tra tutte il no allo spostamento della statua della Madonna e alla realizzazione del nuovo parcheggio nella parte sud della piazza “che – scrivono i comitati – avrebbe strozzato la carreggiata”; il ripristino dell’accesso a via Monte Tesoro per le auto provenienti da via Monte Subasio, “evitando che andassero a ingolfare il semaforo di corso Sempione”; la rimodulazione dell’impianto di illuminazione del nuovo lastricato pedonale, “divenuto più sobrio sia per la tipologia dei corpi illuminanti (lanterne, non più fari da stazione di servizio) sia per il loro numero (inizialmente erano previsti intorno al lastricato 22 fari – su 11 pali -, ai quali se ne dovevano aggiungere altri 9 retrostanti! Un impianto da stadio, funzionale a garantire un’illuminazione a giorno nelle ore notturne”; la rinuncia, che sembra ormai certa, al parcheggio a spina su corso Sempione, “che avrebbe inferto il colpo di grazia alla viabilità di tutta via Nomentana compreso il trasporto pubblico”.
“Il lastricato è uno sfregio alla piazza disegnata da Gustavo Giovannoni“
“In definitiva – sottolineano i cittadini – del faraonico progetto è rimasto solo il nuovo lastricato nella parte nord della piazza.
Inutile ai fini della socializzazione diurna slegata da eventi e in alcuni casi – sono severissimi i comitati – anche dannoso, perché introduce barriere architettoniche che ostacolano iniziative per le quali sarebbe necessaria una superficie più ampia.
Senza considerare lo sfregio all’unità compositiva della piazza disegnata da Gustavo Giovannoni, ora divisa in due da una piattaforma-megamarciapiede con blocchi di cemento che qualcuno sostiene essere panchine, del tutto avulsa dal contesto storico-architettonico.
Insomma è stata lasciata una grande cicatrice”.
Parlano di Piazza Sempione come “bene culturale violato” i comitati di quartiere che per mesi si sono opposti al progetto di pedonalizzazione.
Sullo sfondo, allora come oggi, il timore che la piazza liberata dalle auto possa essere terreno fertile per le storture della movida.
Quelle con le quali da tempo Città Giardino e dintorni sono costrette a convivere.
Montesacro e il timore della mala movida
“L’assessore – scrivono nella loro lettera i cittadini – sottolinea che ‘la pedonalizzazione non ha peggiorato i problemi, che pure esistono, legati alla socialità notturna’.
Raccogliamo almeno l’ammissione che questi problemi esistono.
Ma l’assessore fa questa affermazione rassicurante a febbraio, quando la movida è in ‘sonno’.
Sa bene che la musica cambierà d’estate.
Il nuovo lastricato – ne sono certi da Salviamo Piazza Sempione e cdQ Città Giardino – diventerà un’attrattiva per la movida notturna, realizzando la saldatura tra quella già sviluppata nel quadrante Menenio Agrippa-Gottardo-Cimone e quella che si svilupperà nel quadrante Sempione-Gargano-Adriatico. Fenomeno che si sta puntualmente verificando”.
Sulle problematiche del quartiere e la programmazione degli eventi che si terranno sulla piazza, i comitati chiedono al Municipio III di convocare quel tavolo pubblico “richiesto al presidente da oltre quattro mesi”.
(Articolo di Sara Mechelli, pubblicato con questo titolo il 27 febbraio 2023 sul sito online “Roma Today”)