Il traffico sulla Regina Viarum. Foto ente parco Appia Antica
La sicurezza di pedoni e ciclisti che quotidianamente percorrono la Regina viarum non è garantita.
Anzi, per il presidente dell’ente parco dell’Appia Antica è motivo di preoccupazione.
Per questo Mario Tozzi ha deciso di scrivere al ministero dei trasporti che, recentemente, ha bocciato la proposta di realizzarvi una ZTL.
L’occhio elettronico sarebbe servito a limitare il traffico di attraversamento veicolare, sempre intenso sulla millenaria strada romana.
Un traffico intenso e pericoloso
“La via Appia Antica rappresenta uno dei percorsi archeologici più noti e frequentati del mondo – si legge nella lettera firmata Tozzi, il numero uno dell’ente parco – tuttavia nel suo tratto iniziale, tra piazzale Numa Pompilio e la Basilica di San Sebastiano la quotidiana presenza di turisti e semplici cittadini, a piedi o in bicicletta, deve coesistere con un traffico motorizzato intenso, non soltanto sotto il profilo quantitativo ma, soprattutto, della velocità”.
Il risultato, anche a causa “di rettilinei senza intersezioni unita all’assenza di semafori e di marciapiedi” fanno sì che “anche la minima distrazione possa risultare fatale”.
La preoccupazione per la sicurezza di pedoni e ciclisti
Le condizioni della strada sono tali che “quotidianamente l’ente riceve segnalazioni, soprattutto dai turisti provenienti da ogni parte del mondo – ha rimarcato Mario Tozzi – per il senso di insicurezza che grava su questo tratto di strada” dove non è raro imbattersi anche in famiglie a piedi con bambini o passeggini.
La situazione è tale che destare “una seria preoccupazione per il rischi che incombe su tutti coloro che si trovino a dover transitare a piedi o in bicicletta lungo questi due chilometri e mezzo di strada”.
La bocciatura della ZTL
Cosa fare?
Già dieci anni fa Tozzi, ponendo il tema della salvaguardia dell’Appia Antica, aveva proposto di sistemarvi dei varchi elettronici.
L’opzione, che era stata fatta propria anche dall’amministrazione capitolina, è stata invece bocciata dal Ministero.
Il Mite, dichiarando che “non risulta possibile provvedere al rilascio dell’autorizzazione all’installazione e all’esercizio dei sistemi di controllo degli accessi” aveva concluso asserendo che fosse necessario “analizzare un contesto più ampio, teso a trovare specifiche soluzioni, eventualmente articolate e differenziate per i giorni feriali e festivi, che possano conciliare le esigenze dei residenti e delle attività economiche, compatibili con la vocazione turistica del Parco dell’Appia Antica”.
Delle proposte in tal senso sono arrivate.
Le misure più urgenti: tutor e attraversamenti rialzati
Per l’ente Parco quello che si deve fare, è puntare sull’istituzione di una limitazione a 30 km orari, che sarebbe auspicabile per la presenza di tanti beni (catacombe, sepolcri e parchi) che attirano ogni giorno turisti e cittadini.
Inoltre, “in attesa di misure volte a disciplinare l’accesso degli autoveicoli” Tozzi ha proposto “come più urgente misure” quella di “realizzare dei dossi per l’attraversamento pedonale” che suggerisce di realizzare in “sampietrini bianchi e neri”.
Inoltre, sempre come forma urgente, ha richiesto “d’installare sistemi di rilevazione automatica della velocità” vale a dire dei “tutor”.
I varchi elettronici nei giorni festivi
Poi, ci sarebbe da rilevare il traffico di attraversamento “almeno la domenica ed i giorni festivi”.
Al riguardo c’è un’ordinanza, datata 1997, che lo prevede.
Ma è spesso disattesa proprio per l’assenza di controllo.
Invece la misura, ha ricordato il presidente dell’ente parco, potrebbe essere garantita “attraverso i varchi già progettati e finanziati dall’amministrazione comunale”.
Del resto sono già stati approvati da una conferenza dei servizi e, ha sottolineato Tozzi “a differenza della ZTL non pregiudica in alcun modo l’accessibilità per i residenti, per i clienti e per gli utenti delle attività turistico commerciali”.
Pertanto si potrebbe partire dall’avvio, almeno in chiave sperimentale, di questi nuovi varchi “quanto meno nei giorni festivi”.
Non è la panacea auspicata.
Ma è almeno una misura che potrebbe garantire, alle famiglie, ai turisti ed ai romani che hanno voglia di passeggiare tra i monumenti e le aree verdi dell’Appia Antica, di poterlo fare in sicurezza.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 17 dicembre 2022 sul sito online “Roma Today”)