Villa Chigi, uno dei luoghi dove si potrebbero realizzare aule “verdi” (archivio)
Fare scuola fuori dalle solite mura, dai soliti banchi.
All’aperto, quindi, come è normalità in nord Europa.
La proposta delle aule “verdi” arriva nelle commissioni scuola e ambiente del II municipio, su sollecitazione di alcune famiglie del territorio che hanno espresso la necessità di una didattica differente per i bambini.
Il boom dell’educazione parentale
Il lavoro che inizierà oggi, lunedì 29 agosto, è quello relativo all’individuazione delle aree idonee per istituzionalizzare la “outdoor education”, la scuola all’aperto, una versione dell’educazione parentale che nell’anno scolastico 2020/2021 in Italia ha interessato oltre 15.000 famiglie, numeri triplicati in tre anni.
Dove verrebbero realizzate le aule “verdi”
Escluse Villa Torlonia, Villa Borghese e Villa Ada (perché vincolate), i parchi e le ville che verranno prese in considerazione dalle consigliere e dai consiglieri di via Dire Daua sono Villa Glori per uno spazio polifunzionale, piazzale Verano per la realizzazione di un’aula studio, Villa Narducci in zona piazza Bologna (dovendo verificare la fattibilità con l’associazione Campo Artiglio), il parco Don Baldoni e Villa Chigi, il giardino “Giuseppe De Meo” a Villa Massimo, Villa Mercede a San Lorenzo, Villaggio Olimpico e il parco dello Scalo di San Lorenzo.
“Istituzionalizzare esperienze già esistenti”
“Vogliamo rendere più istituzionali esperienze partite anche prima del Covid – spiega il presidente della commissione ambiente Andrea Rollin (Pd) – come le lezioni di scienze nei parchi e gli orti didattici.
Realizzare spazi dove non solo eseguire lezioni saltuarie ma anche una didattica più stanziale, con la predisposizione di piccoli spazi con collegamento wifi e arredo di tipo scolastico.
Si parla di elementari e medie, ovviamente.
L’iniziativa parte dalla commissione scuola e ci sono anche diversi genitori, particolarmente attivi, che hanno riferito di questa esigenza“.
Spazi polifunzionali, aule studio e orti attrezzati
Gli spazi che il municipio realizzerebbe sono principalmente tre: polifunzionali, aule studio e orti didattici attrezzati.
Nel primo caso si intende uno spazio che accolga le classi in orario curriculare e singoli studenti per attività di studio in orario extracurriculare, ma anche associazioni e comitati per riunioni e altre attività.
Nel secondo caso si intende uno spazio dedicato ad attività di studio individuale, mentre per orti attrezzati si intende un orto con sedute, tavoli, wifi e prese di corrente per permettere anche attività didattiche legate alla coltivazione e ai cicli della natura.
(Articolo di Valerio Valeri, pubblicato con questo titolo il 29 agosto 2022 sul sito online “Roma Today”)