Prot. n. 50/2021 Al Sindaco di Roma
Roberto Gualtieri
All’Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma
Maurizio Veloccia
Oggetto – Pianificazione delle aree da destinare alla rigenerazione urbana ed agli impianti di telefonia mobile qualificati come opere di urbanizzazione primaria
Gentile sig. Sindaco,
la scrivente associazione intende congratularsi preliminarmente per l’importante incarico che la maggioranza dei cittadini di Roma le ha voluto affidare e, con l’occasione, intende porgere i più sentiti auguri di buon lavoro sia a Lei che all’Assessore all’Urbanistica che ha voluto nominare.
Ci auguriamo una fattiva collaborazione con lo stesso spirito di reciproca fiducia che l’associazione “Verdi Ambiente e Società” (V.A.S.) ha coltivato con le precedenti amministrazioni capitoline.
E proprio con questo spirito trasmettiamo la seguente proposta di stampo urbanistico-edilizio.
Il comma 1-ter dell’art. 2-bis del D.P.R. n. 380 del 6 giugno 2001 (“Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”) dispone che “nelle zone omogenee A ….., nei centri e nuclei storici consolidati e in ulteriori ambiti di particolare pregio storico e architettonico, gli interventi di demolizione e ricostruzione sono consentiti esclusivamente nell’ambito dei piani urbanistici di recupero e di riqualificazione particolareggiati, di competenza comunale, fatti salvi le previsioni degli strumenti di pianificazione territoriale, paesaggistica e urbanistica vigenti e i pareri degli enti preposti alla tutela”.
Allo stesso riguardo la lettera d) del 1° comma del successivo art. 3 prescrive che “rimane fermo che, con riferimento agli immobili sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonché, fatte salve le previsioni legislative e degli strumenti urbanistici, a quelli ubicati nelle zone omogenee A di cui al decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai piani urbanistici comunali, nei centri e nuclei storici consolidati e negli ulteriori ambiti di particolare pregio storico e architettonico, gli interventi di demolizione e ricostruzione e gli interventi di ripristino di edifici crollati o demoliti costituiscono interventi di ristrutturazione edilizia soltanto ove siano mantenuti sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell’edificio preesistente e non siano previsti incrementi di volumetria”.
In attuazione delle suddette disposizioni le SS. LL possono far adottare dalla Giunta Capitolina una proposta di deliberazione da sottoporre alla approvazione della Assemblea Capitolina come Variante Generale per individuare ai fini della rigenerazione urbana i “piani urbanistici di recupero e di riqualificazione particolareggiati” non solo del centro storico di Roma, ma anche del resto del territorio comunale.
Si fa presente altresì che ai sensi del 3° comma dell’art. 86 del D.Lgs. n. 259 del 1 agosto 2003 (“Codice della comunicazioni elettroniche”) gli impianti di telefonia mobile sono stati qualificati come opere di urbanizzazione primaria: ne consegue allora che viene data ad essi la valenza di un servizio pubblico generale, per cui questo tipo di impianti rientra nel campo dell’Urbanistica e spetta quindi anche al Comune di Roma il compito di una loro pianificazione che assicuri la ricezione delle comunicazioni da ogni parte del territorio della Capitale.
Il comma 6 dell’art. 8 della legge n. 36 del 22 febbraio 2001 (“Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”) consente ai Comuni di adottare un Regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
Le SS.LL possono far adottare dalla Giunta Capitolina una proposta di deliberazione da sottoporre alla approvazione della Assemblea Capitolina anche e soprattutto come apposita Variante Generale del P.R.G. con la finalità non solo di pianificare le aree da destinare alla rigenerazione urbana, ma anche di dare la possibilità di installare su traliccio anche più impianti di telefonia mobile, individuando tutte le aree che si renderanno necessarie per garantire la trasmissione delle comunicazioni sull’intero territorio cittadino.
Una pianificazione di settore del genere deve puntare ad individuare nella maniera più generale possibile le aree pubbliche su cui il Comune consentirà l’istallazione anche di più impianti di telefonia mobile a tutte quelle società di telecomunicazione che si aggiudicheranno gli appositi bandi di gara indetti dalla amministrazione capitolina: per tutte le eventuali rimanenti aree di proprietà privata verrà impartita una specifica disciplina volta a dettare prioritariamente le regole a garanzia sempre di un servizio pubblico.
In tal modo si tutela meglio il decoro della Capitale ed in particolare del suo centro storico dalla giungla delle antenne sui tetti e si assicura al tempo stesso soprattutto la salute dei cittadini dall’inquinamento elettromagnetico.
Si resta in attesa di un cortese riscontro scritto che si chiede ai sensi degli artt. 2, 3, 9 e 10 della legge n. 241/1990.
Ringraziando anticipatamente si porgono i nostri distinti saluti.
Il Responsabile
del Circolo Territoriale di Roma
Roma, 29 novembre 2021