Nella giornata di domenica 4 maggio 2014 l’Ufficio Stampa del Comune) ha emanato il seguente Comunicato Stampa in un modo del tutto insolito (vista la festività e l’appuntamento per il giorno immediatamente successivo):
ROMA: MARINO E LEONORI PRESENTANO PIANO REGOLATORE IMPIANTI PUBBLICITARI
ROMA (ITALPRESS) – Domani, lunedì 5 maggio, alle ore 13 presso la Sala delle Bandiere del Campidoglio, il sindaco di Roma Ignazio Marino e l’assessore alla Roma Produttiva Marta Leonori presentano alla stampa le linee guida del nuovo Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari di Roma Capitale.
Sala delle Bandiere
Nella tarda serata di domenica del suddetto comunicato stampa sono venuti a conoscenza sia VAS che Basta Cartelloni – Francesco Fiori e Cartellopoli, che si sono dovuti attivare per assicurare la rispettiva presenza, trovando per giunta degli ostacoli per accedere alla Sala delle Bandiere, dal momento che l’Ufficio Stampa del Comune aveva dato la precisa disposizione di far entrare soltanto i giornalisti accreditati.
Mentre Filippo Guardascione è potuto entrare in quanto iscritto all’albo dei giornalisti, il sottoscritto ed il rappresentante di Cartellopoli sono potuti entrare grazie all’interessamento del collaboratore dell’On. Marta Leonori Leslie Francesco Capone.
A modo loro sono riusciti ad entrare anche Rodolfo Moretti della ditta “Moretti Pubblicità”, Ranieri Randaccio della ditta “SCI” ed Andrea Rustioni e Patrizia Douglas della “IGPDécaux” e forse anche un rappresentante della “Clear Channel”.
Erano presenti anche l’Avv. Gianluca Giattino di “Aequa Roma” ed i consiglieri Athos De Luca (PD)e Franco Marino (Lista Civica per Marino).
Alla presenza di numerosi giornalisti, fotografi e cineoperatori il sig. Schwarz ha aperto la Conferenza Stampa invitando subito l’Assessore Marta Leonori ad illustrare le linee guida del PRIP.
Marta Leonori
L’Assessore ha esordito definendo quell’incontro un appuntamento molto importante, dovuto al fatto che la Giunta Capitolina ha approvato all’unanimità di licenziare la proposta tanto del PRIP da cui ripartire quanto delle contestuali modifiche al Regolamento di Pubblicità, precisando che sono state adottate insieme al bilancio, cui il PRIP è legato, con una incisività quindi sul piano triennale.
Ha quindi iniziato ad illustrare le linee guida tramite le seguenti slide.
Mettendo in risalto nel contesto che Roma attende da 20 anni il PRIP , ha voluto evidenziare fra i dettagli molte norme che si sono succedute nel tempo ed accavallate fra di loro.
Con la sottostante slide ha quindi ricordato fra i provvedimenti già adottati la Deliberazione della Giunta Capitolina n. 425 del 13 dicembre 2013, che ha disposto la rimozione dei 5.000 impianti pubblicitari “senza scheda” e che le ha procurato la minaccia di essere sommersa da una marea di ricorsi, poi effettivamente presentati in numero di 8, ma tutti rigettati dal TAR del Lazio.
Ha fatto sapere che sono state trasmesse tutte le lettere-diffida ai titolari degli impianti e che si sta provvedendo a sanzionare anche il pubblicizzato: ha anche detto che si stanno iniziando le rimozioni forzate degli impianti pubblicitari non rimossi spontaneamente entro il 19 marzo scorso.
Ha quindi ricordato il percorso partecipativo della Commissione Commercio, che è durato 6 mesi e che si è concluso con quello che ha definito un “documento di sintesi”, di cui sarebbero state recepite nel PRIP alcune “considerazioni” non meglio precisate.
Non si può non mettere in evidenza al riguardo che il “documento di sintesi” citato dall’Assessore non è della Commissione Commercio (dal momento che non ha chiuso il percorso partecipativo con un proprio documento), ma consiste nella Nota prot. n. RQ7601 del 15 aprile 2014 del Presidente della IX Commissione Commercio On. Orlando Corsetti con cui ha proposto fra l’altro <<la diminuzione della superficie massima concedibile ad impianto a m. 3 x 2>>: in ancor maggiore evidenza va messo che Corsetti ha fatto propria la proposta di proibire i <<Maxi posters formato 4 x 3 trasformandoli in 3 x 2>> che era stata presentata nella Nota della SCI del 14 marzo 2014.
Con la sottostante slide l’Assessore Leonori ha fatto quindi un confronto tra Roma e Milano, per far presente che la capitale è più grande di Milano, ma ha dei canoni della pubblicità inferiori: ha evidenziato come conseguenza che si tratta di un settore che non porta ricchezza né alla città né alle stesse ditte pubblicitarie.
Ha spiegato come bisogna procedere per ridare a Roma un nuovo decoro con la sottostante slide.
Ha aggiunto che occorre però aumentare il reddito derivante da questo settore, per raggiungere il risultato di avere più entrate, più servizi, più decoro e più sicurezza: lo ha mostrato con la sottostante slide.
Ha quindi illustrato con la sottostante slide quali siano non solo i “progetti speciali” ma anche i “progetti di arredo urbano”, per poi evidenziare come dai 224.000 mq. di superficie espositiva complessiva di oggi si sia passati ai 138.000 mq. del PRIP così come licenziato dalla Giunta Capitolina.
Va fatto sapere al riguardo che ai 138.000 mq. si è arrivato con la correzione d’ufficio degli errori materiali che ha rilevato unicamente il sottoscritto nelle osservazioni presentate nel 2011.
L’Assessore ha evidenziato anche il divieto che è stato voluto imporre anche agli impianti privati di fare pubblicità con contenuti che incitino al sessismo o alla violenza.
L’assessore ha anche messo in evidenza la riduzione delle tipologie e dei formati degli impianti, nonché della superficie massima portata da mt. 4 x 3 a mt. 3 x 2, di cui si è detto in precedenza.
A partire dalla sottostante slide l’Assessore è entrata nel merito più squisitamente “tecnico” del PRIP.
Ha accennato all’aggiornamento del Regolamento, per renderlo compatibile con il PRIP, senza però precisare dove e come.
L’Assessore ha accennato anche alla incidenza che avrà l’IMU secondaria sul settore dei canoni.
Sempre con la slide sottostante ha poi illustrato gli obiettivi del PRIP.
Ha fatto sapere che sono state recepite le prescrizioni impartite dalla Regione Lazio nell’ambito del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) con la Determinazione n.A12913 del 17 dicembre2012.
Ha quindi parlato delle Norme Tecniche di Attuazione che sono parte integrante del PRIP, di cui nella sottostante slide ha specificato i 6 punti, che altro non sono che gli stessi 6 Titoli dell’indice della Normativa tecnica di attuazione redatta da “Aequa Roma” e fatta conoscere nell’ambio dell’inutile percorso partecipativo voluto dall’On. Orlando Corsetti: va anzi messo in evidenza che non figura il Titolo VII che è dedicato alle “norme transitorie”, per cui se ne dovrebbe dedurre che non sono state previste per niente nella proposta di PRIP licenziata dalla Giunta Capitolina.
Con la sottostante slide l’Assessore ha parlato delle 14 Tavole del PRIP di zonizzazione e tipi stradali e degli ambiti territoriali di cui non ha fatto sapere il numero, ma che dai 9 iniziali (riportati anche nella slide) dovrebbero essere stati ridotti a 7, bocciando quindi la proposta presentata da VAS e Basta Cartelloni-Francesco Fiori di portarli a 15, quanti sono gli attuali Municipi.
Ha quindi spiegato i tipi di strade arrivando a parlare degli 8 indici di affollamento corrispondenti agli 8 tipi stradali.
Con la sottostante slide ha illustrato quali sono sia le aree che le zone “vietate”, suddivise in zona “A” e zona “B”.
Con la sottostante slide ha fatto vedere che la zonizzazione è rimasta quella del PRIP originario licenziato dalla Giunta di Alemanno.
È stata pertanto bocciata la zonizzazione rispettosa delle destinazioni del vigente P.R.G. prescritta dal Regolamento e proposta da VAS e Basta Cartelloni-Francesco Fiori: propone di non limitare la tutela al centro storico (di 815 ha.), ma di estenderla all’intera città storica (di 5.000 ha. circa).
Con la sottostante slide l’Assessore ha fatto vedere l’ambito di estensione delle sottozone B2 e delle sottozone B3.
Ha infine fatto sapere che dopo l’approvazione del PRIP ci sono da approvare i Piani di Localizzazione, di cui non ha fatto sapere però il numero.
Ha preso quindi la parola il Sindaco Ignazio Marino premettendo che ha poco da aggiungere alla illustrazione dell’Assessore Leonori.
Ignazio Marino
Ha fatto presente che <<anche in questa circostanza ci muoviamo con parole d’ordine>>, con riferimento al <<modo in cui l’Assessore Leonori ha inteso svolgere il suo mandato>> che è quello della condivisione la più larga possibile con tutti i soggetti interessati.
Ha posto l’accento sulla invasività dei cartelloni pubblicitari installati a Roma e fatto presente che rispetto al mancato seguito ai provvedimenti presi negli anni ’90 non è tutto sommato cos’ rilevante il quarto di secolo che è trascorso.
Ha voluto mettere in evidenza che l’approvazione del PRIP è stata inserita come delibera propedeutica al bilancio.
A tal riguardo ha fatto notare che rispetto a Milano con i suoi 98.000 mq. (arrotondabili a 100.000 mq.) Roma ha invece 180.000 mq., mentre rispetto ai 22 milioni circa di euro di incasso di Milano Roma arriva a meno di 15 milioni di euro.
Ha quindi messo in risalto che con il PRIP licenziato con soli 138.000 mq. (poco più di 30.000 mq. quindi di Milano) il Comune di Roma si prefigge di arrivare ad incassare 30 milioni di euro.
Ha citato i cartelloni pubblicitari installati sugli incroci che distraggono tutti con il serio rischio di incidenti.
Ha quindi detto che grazie ad alcuni consiglieri si è arrivati a licenziare una proposta di PRIP che spetterà poi di affinare all’Assemblea Capitolina, assicurando comunque il decoro urbano che spetta alla città.
Si è detto sicuro che si arriverà ad indire i bandi di gara prima della fine dell’anno.
Il Sindaco ha chiuso il suo intervento ricordando che il PRIP licenziato è legato ad un bilancio che è stato di equità sociale che va a cercare risorse là dove ci sono senza pesare sulle tasche dei cittadini romani.
Il sig. Schwarz ha a questo punto chiesto se ci fossero domande da parte dei giornalisti presenti.
È intervenuta per prima una giornalistadel quotidiano Il Tempo per chiedere se per le rimozioni dei 5.000 impianti pubblicitari “senza scheda” che non risultano essere state effettuate entro la data dello scorso 19 marzo il Comune abbia in mente un piano specifico.
L’Assessore Leonori le ha risposto facendo presente che il TAR del Lazio ha da un lato rigettato i ricorsi contro la delibera n. 425/2003, ma dall’altro lato ha anche rilevato che l’amministrazione comunale è tenuta per legge ad approvare il PRIP.
Ha ribadito che si sta sanzionando anche il pubblicizzato e che comunque <<stiamo agendo con tutti gli strumenti a nostra disposizione>>: non posso non far presente al riguardo che l’Assessore Leonori sembra ignorare che fra tutti gli strumenti c’è anche e soprattutto l’oscuramento preventivo degli impianti abusivi, che pure aveva assicurato di effettuare quando l’11 febbraio scorso ha partecipato alla trasmissione televisiva di Uno Mattina, ma di cui a tutt’oggi non c’è traccia alcuna.
Ha fatto quindi sapere che molti operatori del settore “cultura e spettacolo” si sono lamentati per l’essere stati ricompresi fra gli impianti “senza scheda” da rimuovere: ha messo in evidenza i minori costi del canone di questi impianti e la loro conseguente speculazione.
Ha fatto sapere che scriverà a tutte le ditte pubblicitarie regolari per cercare di “calmierare” il settore.
Premettendo che non è più possibile accettare 400 ditte pubblicitarie sul mercato di Roma, ha anticipato che quando si arriverà ad effettuare i bandi di gara si arriverà a raggiungere un sistema di gestione molto più semplice, perché si avrà a che fare al massimo con 8-10 ditte che avranno vinto le gare.
Ha messo in risalto che ottenere questo significa far rientrare Roma in un sistema nazionale e internazionale.
Ha tenuto a ringraziare una serie di persone, a partire da alcuni consiglieri della Commissione Commercio che hanno lavorato bene, ma di cui non ha fatto sapere il nome, a seguire con l’Avvocatura Comunale e per finire con “Aequa Roma”.
Ha chiuso il suo intervento mettendo in evidenza il <<segnale forte che diamo a Roma>>.
Ha preso la parola una giornalista del quotidiano Il Messaggero per porre l’accento sui progetti speciali e chiedere se il Comune li intende abbinare alle opere di restauro dei monumenti di Roma.
L’Assessore Leonori ha risposto che già la normativa vigente prevede la possibilità di fare pubblicità sui ponteggi dei monumenti in restauro o in ristrutturazione, ma ha anche aggiunto che bisogna fare chiarezza con la competente Soprintendenza per quanto riguarda il centro storico dove per ogni via ci può essere una sola pubblicità al massimo e dove possono invece essere installate postazioni informatizzate per fornire informazioni turistiche.
Ha quindi preso la parola una giornalista del quotidiano La Repubblica per sapere se il canone della pubblicità verrà a costare il doppio.
L’Assessore Leonori ha risposto che la maggiorazione del canone verrà ricavata dalla maggiore offerta fatta in sede dei bandi di gara, mettendo in risalto che meno impianti vengono a valere di per sé di più ed attraggono una pubblicità diversa.
La giornalista de La Repubblica ha chiesto quindi di sapere anche chi viene sanzionato in caso si pubblicità elettorale abusiva.
L’Assessore Leonori ha risposto che la sanzione è stabilita dalla normativa vigente in materia, <<a meno di sanatorie che non dipendono da noi>>: ha messo in evidenza che <<l’abusivismo non premia>>.
Il Sindaco Marino ha voluto chiudere la Conferenza Stampa parlando prima di un dato tecnico e poi di una sua personale considerazione.
Il dato tecnico molto chiaro viene dal doppio dei mq. che Roma ha rispetto a Milano, ma con un introito più o meno uguale, per cui occorre ridurre a 116.000 mq. ma ricavare un introito agli stessi prezzi di mercato delle altre città metropolitane.
La considerazione personale del Sindaco ha riguardato la pubblicità elettorale in atto: ha invitato tutti a non votare i candidati che fanno affissioni abusive.
La conferenza stampa si è chiusa con le interviste che sia il Sindaco che l’Assessore hanno rilasciato alle varie emittenti televisive.
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Dall’esame della documentazione fornita in cartellina ad ognuno dei partecipanti alla Conferenza Stampa non è possibile trarre un giudizio oggettivo dei contenuti esatti della proposta di PRIP da cui la Giunta Capitolina ha deciso di ripartire.
È necessario aspettare la pubblicazione della proposta di PRIP per controllare da un lato le 14 tavole di zonizzazione e tipi stradali e verificare se vi siano state effettuate tutte le correzioni d’ufficio degli errori materiali e dall’altro lato soprattutto la Norme Tecniche di Attuazione, che da quanto illustrato nelle slides sembrano essere quelle della normativa tecnica di attuazione già fatte conoscere durante il percorso partecipativo che la Commissione Commercio ha voluto avviare senza concluderlo, facendo così di fatto perdere ben 6 mesi di tempo.
Riguardo al tempo che si è perso inutilmente a fine Conferenza Stampa ho esternato i miei dubbi sulla certezza dimostrata dal Sindaco Marino di arrivare ad indire i bandi di gara entro la fine di quest’anno: mi è stato fatto sapere che entro la fine di luglio verrà approvato il PRIP e che per la redazione ed approvazione da parte della Giunta Capitolina dei Piani di Localizzazione ci vogliono 3 mesi.
A voler fare a caldo e con la sola documentazione messa a disposizione un confronto con la proposta unitaria presentata da VAS e Basta Cartelloni-Francesco Fiori si dovrebbe concludere che non sono state accolte le proposte di emendamenti più rilevanti, come la zonizzazione, la disciplina ed il numero dei Piani di Localizzazione e soprattutto le misure di salvaguardia e la disciplina della entrata a regime tramite i bandi di gara.
Stando per giunta ai 6 punti indicati nella slide relativa alle N.T.A. non ci sarebbero nemmeno le norme transitorie di salvaguardia nel PRIP licenziato dalla Giunta Capitolina, senza le quali diventa uno strumento giuridicamente vuoto più o meno uguale a quello licenziato dalla Giunta di Alemanno: quanto alle modifiche contestuali del Regolamento c’è da vedere se sono le stesse proposte da VAS e Basta Cartelloni-Francesco Fiori.
Se l’esame della proposta di PRIP una volta pubblicato porterà a confermare questa prima impressione qche è uanto meno fra luci e ombre, non resterà che rimboccarsi di nuovo le maniche e mettersi a lavorare per cercare di emendare al meglio possibile le Norme Tecniche di Attuazione in sede di “parere” che dovranno esprimere i 15 attuali Consigli Municipali, dopo avere applicato però il “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana” che obbliga i medesimi Consigli a recepire le osservazioni presentate da cittadini, comitati e associazioni.
C’è anche la possibilità di presentare osservazioni al PRIP una volta pubblicato, a cui si spera che stavolta la Giunta Capitolina controdeduca assieme ai “pareri” espressi dai 15 Consigli Municipali, a diffrenza di quanto non ha fatto la Giunta di Alemanno.
Prima di essere inoltrato in aula per l’approvazione definitiva ad opera della Assemblea Capitolina, il PRIP così come licenziato, assieme ai “pareri” espressi dai Consigli Municipali ed alle osservazioni presentate da tutti i soggetti interessati (cittadini, comitati, associazioni e ditte pubblicitarie e rispettive associazioni di categoria), nonché alle controdeduzioni della Giunta Capitolina, verrà inviato alla Commissione Commercio che dovrà approvare la sua relazione di accompagno per trasmettere tutta la documentazione in aula.
In quella sede ogni gruppo politico così come ogni consigliere potranno a loro volta presentare emendamenti da sottoporre all’ esame della Assemblea Capitolina chiamata ad approvare definitivamente il PRIP.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi