Per chi si accingesse (membri della Commissione Commercio compresi) a leggere questo articolo senza conoscere tutti gli articoli pubblicati su questo stesso sito, che ne hanno raccontato i precedenti, ritengo opportuno descrivere il quadro di fondo entro cui si sono svolte le sedute della Commissione Commercio fino all’ultima del 26 marzo scorso.
Si tratta di una vera e propria telenovela che è iniziata il 22 ottobre 2013 e che doveva finire il successivo 27 dicembre, ma di cui a tutt’oggi non è dato di sapere quale sarà la data certa della sua puntata finale.
A chi si chiede giustamente come sia stato possibile tutto questo faccio presente che nel mese di ottobre del 2013 la Commissione Commercio ha approvato un Documento di indirizzo sul PRIP secondo il quale si è impegnata a decidere che <<ogni eventuale osservazione e proposta [presentate entro il 17 dicembre 2013, ndr.] sarà oggetto di verifica di fattibilità da parte degli Uffici e – successivamente a tale accertamento – di valutazione da parte della Commissione ai fini della stesura del testo finale del Piano da sottoporre all’approvazione della Giunta e dell’Assemblea Capitolina>>.
L’iniziativa voluta dal Presidente della Commissione Commercio Orlando Corsetti ha incontrato un iniziale disappunto dell’Assessore Marta Leonori, che poi in una intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero del 30 ottobre 2013 ha fatto sapere di aver <<concordato un percorso che porteremo a termine entro i tempi stabiliti>: sono trascorsi da allora 5 mesi esatti ed ancora non è dato di sapere quali siano questi “tempi stabiliti” !
Orlando Corsetti
Nel corso della trasmissione televisiva di RAI Uno Mattina che si è tenuta l’11 febbraio 2014, a cui sono stato invitato a partecipare anch’io oltre all’Assessore per Roma Produttiva, facendone oggetto di un apposito articolo pubblicato il 13 febbraio 2014 (https://www.rodolfobosi.it/la-partecipazione-di-vas-a-rai-uno-mattina-sui-cartelloni-pubblicitari-abusivi-di-roma/#more-5081), alla richiesta esplicita del conduttore di dare una data precisa l’On. Marta Leonori ha detto che pensava che poteva essere entro il mese di marzo, precisando subito dopo che doveva intendersi una data di massima !
Entro il 17.12.2013 sono comunque pervenute 18 osservazioni e proposte, presentate al PRIP originario e non a quello aggiornato d’ufficio da “Aequa Roma”, per espressa decisione del Presidente della Commissione, da cui il giorno seguente ho chiesto ed ottenuto di averne copia: di tutta la documentazione avuta il 20 dicembre 2013 ho fatto oggetto di un articolo dal titolo “Consuntivo delle osservazioni e delle proposte presentate di modifiche ed integrazioni al Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) di Roma”, che riporta in sintesi i contenuti di ognuno degli altri 17 documenti presentati (https://www.rodolfobosi.it/consuntivo-delle-osservazioni-e-delle-proposte-presentate-di-modifiche-ed-integrazioni-al-piano-regolatore-degli-impianti-pubblicitari-prip-di-roma/#more-3871).
Ritenendolo di utilità per tutti, ho trasmesso per posta elettronica il suddetto “consuntivo” al Presidente ed a tutti i membri della Commissione Commercio, nonché alle associazioni di categoria A.I.P.E. (Associazione Imprese Pubblicità Esterna), A.A.P.I. (Associazione Aziende Pubblicitarie Italiane) e S.P.A.R. (Società Pubblicitarie Associate Romane) ed alle ditte pubblicitarie da loro rappresentate.
A distanza di quasi un mese esatto anche sul sito “Esterniamo” il 22 gennaio 2014 è stato pubblicato un articolo sullo stesso argomento (http://www.esterniamo.it/proposte-di-modifica-e-integrazioni-al-prip-ecco-come-si-vuole-cambiare-il-piano/) che elenca però solo le proposte presentate dalle 3 associazioni di categoria A.A.P.I., A.I.P.E. e S.P.A.R. e dalla ditta Clear Channel, per contrapporre strumentalmente ad esse alla fine la proposta unitaria delle associazioni VAS e Basta Cartelloni-Francesco Fiori in modo volutamente distorto e limitativo che appare intenzionalmente finalizzato al suo discredito e che rasenta la diffamazione in particolare di VAS e quindi del sottoscritto.
A tutela della dignità e dell’immagine del Circolo Territoriale di Roma di VAS, di cui sono il responsabile, il 24 gennaio 2014 ho trasmesso per posta elettronica un messaggio indirizzato alla Direzione di “Esterniamo” e per conoscenza ai rappresentati di AAPI e AIPE e delle ditte Clear Channel, IGP Décaux, SCI, AP Italia, APA e Moretti Pubblicità, con cui ho chiesto l’immediata rettifica di quanto affermato: ne ho fatto oggetto anche di un apposito articolo pubblicato il 27 gennaio 2014 (https://www.rodolfobosi.it/vas-esige-limmediata-rettifica-di-un-articolo-lesivo-della-sua-dignita-pubblicato-su-esterniamo/#more-4544).
Il 30 gennaio 2014 sul sito www.esterniamo.it è stata pubblicata solo una rettifica parziale.
Alle 18 osservazioni e proposte pervenute entro il 17 dicembre 2017 avrebbero dovuto controdedurre gli “Uffici”, dallo stesso Orlando Corsetti individuati nella figura del dott. Francesco Paciello, il quale solo 57 giorni dopo ha consegnato le sue controdeduzioni espresse per di più con “Aequa Roma” che da soggetto “controllato” è diventato “controllore” di chi ha criticato il suo lavoro, giudicando addirittura tutta la documentazione prodotta entro il 17.12.2013 sulla base della “Normativa tecnica di attuazione” in cui ha nel frattempo trasformato lo “Schema normativo”, a tutti sconosciuta fino a quel momento.
Francesco Paciello
Bene o male comunque le controdeduzioni hanno ritenuto del tutto fuori tema 17 delle 18 osservazioni e proposte presentate, salvando solo la proposta unitaria di modifiche ed integrazioni al PRIP originario presentata dalle associazioni VAS e Basta Cartelloni-Francesco Fiori.
Va messo in grande evidenza al riguardo che fra i soggetti “bocciati” ci sono state ben tre associazioni di categoria sulle 5 esistenti a Roma, che come “addette ai lavori” non hanno ritenuto di dover presentare proposte di vere e proprie modifiche ed integrazioni al PRIP originario, ma che in seguito si sono fatte ugualmente vive – come si dirà più avanti – presenziando sempre più in massa da un certo momento in poi alle sedute dedicate ormai soprattutto all’esame della proposta unitaria presentata dalle associazioni VAS e Basta Cartelloni-Francesco Fiori.
Sono le seguenti.
La “Associazione Imprese Pubblicità Esterna” (A.I.P.E.), che ha come Presidente Daniela Aga Rossi e come Direttore l’avv. Ettore Corsale: rappresenta fra le altre ditte come la “S.C.I.” (Società Concessioni Internazionali), di cui è responsabile Ranieri Randaccio, la A.P.A. (Azienda Pubblicità Affissioni) di cui è responsabile Paolo Paglia e la A.P. Italia che ha come direttore commerciale la sorella di Daniela Aga Rossi, Mita Aga Rossi.
Ettore Corsale
Mita Aga Rossi
La Associazione Aziende Pubblicitarie Italiane (A.A.P.I.) che ha avuto come Presidenti dapprima Franco Meroni ed ora Sergio Verrecchia: rappresenta fra le altre la Clear Channel Affitalia di cui Alberto Gualerzi è il Regional Development Manager, la IGP Décaux di cui è direttore Patrimonio e Sviluppo Andrea Rustioni e la IPAS con Ettore Sibilia Pubblicità.
Sergio Verrecchia
Franco Meroni
La Società Pubblicitarie Associate Romane (S.P.A.R.) di cui è Presidente Giancarlo Festa: rappresenta fra le altre le S.r.l. “Cosmo Pubblicità”, “New Poster”, “Ars” e “GBE” che operano a Roma soprattutto con gli impianti pubblicitari “SPQR” di proprietà comunale.
Le rimanenti due associazioni di categoria che non hanno presentato nessun documento entro il 17.12.2013 sono la Associazione Pubblicitari Romani (l’A.P.R. ) di cui è stato Presidente fino a poco tempo fa Rodolfo Moretti, responsabile della S.r.l. “Moretti Pubblicità” e la Imprese Romane Pubblicitarie Associate (I.R.P.A), di cui è Presidente l’avv. Giuseppe Scavuzzo e che rappresenta fra le altre la S.r.l. Pubbli Roma di cui è responsabile Oberdan Zuccaroli, la Screen City e la D.D.N. di cui è amministratore Andrea Di Sano.
Giuseppe Scavuzzo
Andrea Di Sano
Metto in grande risalto che tutti i suddetti rappresentanti citati, ad eccezione soltanto di Mita Aga Rossi, Sergio Verrecchia ed Andrea Di Sano, sono venuti ad assistere ed a partecipare a diverse sedute della Commissione Commercio: erano tutti presenti all’ultima delle diverse sedute fin qui tenute del 26 marzo scorso, con in più la sig.ra Simona Di Sano della D.D.N. (venuta al posto del fratello Andrea).
L’inversione di marcia di far valutare la documentazione pervenuta entro il 17 dicembre 2003 in base al PRIP aggiornato da “Aequa Roma” e non più in base a quello originario ha comportato intanto un ulteriore slittamento dei tempi.
Nella seduta della Commissione Commercio che si è tenuta il 17 febbraio 2014 senza la presenza ancora di nessuna ditta o associazione di categoria, mancando il dott. Paciello, il Presidente Corsetti ha dovuto riconoscere la difficoltà di capire il testo di ognuna delle controdeduzioni portate a questo “documento madre”, anche per la assenza del dott. Paciello, ed ha invitato il sottoscritto a spiegarne il contenuto ed il significato: quel giorno si è arrivati fino all’art. 7 delle Norme Tecniche di Attuazione proposte da VAS e Basta Cartelloni.
Di tale seduta ho fatto oggetto di un articolo pubblicato il 18 febbraio 2014 dal titolo “Riunione della Commissione Commercio sulle controdeduzioni alla proposta unitaria di modifiche al Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) di Roma” (https://www.rodolfobosi.it/riunione-della-commissione-commercio-sulle-controdeduzioni-alla-proposta-unitaria-di-modifiche-al-piano-regolatore-degli-impianti-pubblicitaria-prip-di-roma/#more-5175).
Quando ho partecipato alla audizione della Commissione Commercio di giovedì 13 febbraio 2014 ho chiesto ed ottenuto dal Presidente Corsetti una copia delle Controdeduzioni alle 18 proposte relative al PRIP originario redatto dalla S.p.A. “Aequa Roma” pervenute entro il 17 dicembre 2013, di cui ho integrato il “consuntivo” già da me prodotto inserendole in corrispondenza di ogni documento presentato.
Il 19 febbraio 2014 ho pubblicato su questo stesso sito un articolo dal titolo “Controdeduzioni alle rimanenti 17 proposte di modifiche al Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) di Roma” https://www.rodolfobosi.it/controdeduzioni-alle-rimanenti-17-proposte-di-modifiche-al-piano-regolatore-degli-impianti-pubblcitari-prip-di-roma/#more-5197) a cui ho aggiunto un aggiornamento in cui in cui ho precisato che <<Il Presidente Corsetti ha condiviso l’utilità di questo mio lavoro finalizzato a mettere in condizione i membri della Commissione Commercio di capire subito dal testo a confronto i contenuti di ogni controdeduzione (e guadagnare così tempo prezioso) e mi ha autorizzato a trasmetterlo per posta elettronica a tutti i membri della IX Commissione Commercio, come ho poi fatto nel tardo pomeriggio di ieri>>: ritenendole di utilità per tutti, ho trasmesso per posta elettronica le suddetto “controdeduzioni” anche alle associazioni di categoria A.I.P.E. (Associazione Imprese Pubblicità Esterna), A.A.P.I. (Associazione Aziende Pubblicitarie Italiane) e S.P.A.R. (Società Pubblicitarie Associate Romane) ed alle ditte pubblicitarie da loro rappresentate.
Come si dirà più avanti nello specifico, l’associazione A.A.P.I. ha voluto dedicare al caso la prima di tre “attenzioni” che mi sono state volute appositamente dedicare.
Ma la seduta successiva che dal 19 febbraio è stata spostata dal Presidente Orlando Corsetti al 27 febbraio, per dare tempo e modo al dott. Francesco Paciello ed all’Avv. Gianluca Giattino della S.p.A “Aequa Roma” parimenti invitato a presentarsi a questa audizione con una copia delle norme tecniche “riformulate”, non è stata dedicata al prosieguo delle controdeduzioni alle Norme Tecniche di Attuazione proposte da VAS e Basta Cartelloni, bensì ad una discussione sulla necessità di far spiegare prima la “normativa tecnica di attuazione” a cui “Aequa Roma” aveva trasformato lo schema normativo del PRIP originario: ne ho fatto oggetto di un articolo dal titolo “La Commissione Commercio rimanda ancora pretestuosamente la sua valutazione politica sull’unica proposta unitaria presentata di modifiche ed integrazioni all’originario Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) di Roma” (https://www.rodolfobosi.it/la-commissione-commercio-rimanda-ancora-pretestuosamente-la-sua-valutazione-politica-sullunica-proposta-unitaria-presentata-di-modifiche-ed-integrazioni-alloriginario-piano-regolato-2/#more-5416).
Gianluca Giattino
A quella seduta ha partecipato l’Avv. Ettore Corsale che ha riconosciuto che a nome dell’A.I.P.E. erano state presentate osservazioni di carattere generale che non hanno riguardato specificatamente la proposta di PRIP di “Aequa Roma” ed ha chiesto ed ottenuto di poter presentare a breve delle osservazioni riferite proprio al PRIP: a questo punto sono dovuto intervenire in modo fermo e deciso per contestare senza mezzi termini che si stava seguendo un “metodo” completamente diverso da quello che si era dato la Commissione Commercio e che ora veniva del tutto rinnegato.
A dimostrazione di questo ho ricordato che il 22 ottobre scorso l’Avv. Giattino aveva illustrato il PRIP facendo sapere anche del suo aggiornamento e che quello stesso giorno avevo posto il problema di quale fosse il PRIP da proporre di emendare: ne deriva che se la scelta di Corsetti è stata quella di ripartire dal PRIP originario e non da quello aggiornato, tenuto peraltro “nascosto” a tutti fino alla fine, benché avessi ripetutamente chiesto di poterlo almeno conoscere, appariva ora altamente scorretto che si fosse controdedotto alla nostra proposta unitaria di modifiche ed integrazioni al PRIP originariamente sfornato da “Aequa Roma” prendendo a metro di paragone il PRIP invece aggiornato, quando si trattava peraltro di fare solo una “verifica di fattibilità” che non c’è invece propriamente stata.
Quanto alla richiesta dell’avv. Corsale di poter presentare fuori tempo massimo emendamenti direttamente alla “normativa tecnica di attuazione”, in evidente disparità di trattamento rispetto a tutti gli altri, ho precisato che una possibile mediazione, per venire comunque incontro alla sua richiesta poteva essere almeno quella di avere una data precisa certa entro cui la Commissione prendesse una decisione: Corsetti e la Commissione non me l’hanno saputa dare e la seduta è stata chiusa con un rimando alla prossima che si è tenuta il 6 marzo scorso.
Questa seduta aveva all’ordine del giorno anche e soprattutto il seguente argomento <<Confronto normativo – Proposta presentata dalla VAS Verdi Ambiente e Società Onlus – Controdeduzioni dell’Ufficio sulla proposta presentata dalla VAS Verdi Ambiente e Società Onlus>>.
Ciò nonostante è stata dedicata per tutta la sua prima parte alla illustrazione da parte del Dott. Paciello di tutti gli articoli della “Normativa tecnica di attuazione” redatta da “Aequa Roma”, alla presenza quel giorno anche di Ettore Corsale dell’A.I.P.E., di Ranieri Randaccio della S.C.I., di Paolo Paglia della A.P.A. e di Rodolfo Moreti della Moretti Pubblicità.
Quando intorno a mezzogiorno si doveva passare finalmente alla proposta presentata da VAS e Basta Cartelloni-Francesco Fiori, il Presidente Corsetti ha chiesto all’Avv. Corsale se avesse per caso presentato nel frattempo le osservazioni a nome dell’A.I.P.E.: l’Avv. Corsale ha fatto sapere di avere trasmesso proprio quella mattina per posta elettronica gli Emendamenti al PRIP dell’AIPE.
Il Presidente Corsetti ha allora chiesto ed ottenuto il preventivo assenso del Dott. Francesco Paciello ad effettuare immediatamente la “verifica di fattibilità” ed ha interrotto la seduta per un quarto d’ora.
Non ho ritenuto in quel momento di protestare perché da un lato mi sono fidato della assicurazione data dal Presidente Corsetti di passare subito dopo all’esame delle controdeduzioni alla nostra proposta unitaria e perché dall’altro lato ero estremamente curioso di vedere che tipo di emendamenti avesse presentato l’AIPE.
Nell’intervallo mi sono intrattenuto a parlare in particolare con il sig. Ranieri Randaccio a cui ho ricordato che il 31 dicembre di quest’anno scadono per l’appunto tutte le concessioni degli impianti del “riordino”.
Per tutta risposta il sig. Ranieri Randaccio mi ha detto che non era vero niente e che stavo facendo un “comizio” ed ha insistito nel continuare ad affermarlo anche quando gli ho citato puntualmente le diverse fonti normative, ricordandogli che l’art. 7 del vigente Regolamento prevede espressamente i bandi di gara per l’assegnazione delle gestione degli impianti: a quest’ultimo riguardo il sig. Randaccio si è permesso di accusarmi di volere i bandi per fare il gioco delle multinazionali.
Gli ho risposto sempre più seccato da queste sue evidenti provocazioni che non c’era a questo punto possibilità alcuna di parlare con lui se continuava a fare il sordo che non vuol sentire: fra una frase e l’altra del diverbio che c’è stato fra noi è arrivato a rinfacciarmi sfacciatamente di stare dalla parte delle multinazionali ed in particolare della IGPDécaux.
Gli ho risposto a questo punto che se continuava ad affermare queste sue accuse mi riservavo di denunciarlo per diffamazione: per un opportuno confronto metto in risalto che il sig. Ranieri Randaccio non è venuto a partecipare alla seduta successiva nel corso della quale lo stesso dott. Francesco Paciello ha confermato sia la scadenza del 31 dicembre 2014 che l’obbligo di fare per legge i bandi, di fronte anche all’avv. Ettore Corsale che non ha affatto contestato questi dati ormai consolidati !
Alla ripresa dei lavori all’avv. Corsale, così come a Randaccio, Paglia e Moretti, è stato permesso non solo di spiegare i 7 emendamenti presentati, ma di discuterli e difenderli anche dai pareri negativi espressi dal dott. Paciello alla maggioranza di essi, ottenendo dal Presidente Corsetti di farne un approfondimento “politico”.
A questo punto ho capito che il dibattito concesso si stava allungando fin troppo in danno della valutazione promessa a seguire sulla proposta unitaria, che non poteva essere fatta ormai per la concomitanza del Consiglio Comunale convocato per le ore 15,00 ed ho cominciato a protestare per il “metodo” totalmente illecito che si stava seguendo, stigmatizzando vivamente ad alta voce a Corsetti che mi voleva bloccare che era stato dato uno spazio enorme a degli emendamenti presentati fuori tempo massimo quella stessa mattina e che da ultimi che erano sono diventati evangelicamente i primi, per essere immediatamente controdedotti, consentendo addirittura che ci si aprisse un dibattito e si desse non solo all’A.I.P.E. la possibilità di rivendicarne una presunta bontà.
Ho ricordato polemicamente di avere chiesto una apposita audizione con la Commissione Commercio fin dal 22 ottobre 2013, che è stata sollecitata il successivo 27 novembre 2013, ma che non era stata ancora concessa, a differenza dell’A.I.P.E. che se l’è vista concedere senza averla nemmeno richiesta.
A Corsetti che mi dava assicurazione in tal senso ho rinfacciato che una sua eventuale tardiva concessione di una apposita audizione – dovuta comunque ormai se non altro per par condicio – comportava un inevitabile ritardo dei tempi entro cui la Commissione Commercio si era impegnata a decidere, con il conseguente ritardo anche delle scelte finali sul PRIP che dovrà prendere l’Assessore Leonori assieme alla Giunta Capitolina, i quali non dovrebbero più a mio giudizio aspettare i “tempi“ della Commissione Commercio sul presupposto di un “coordinamento” che non c’è mai stato, visto che alle sedute della Commissione Commercio non si è mai visto il suo Segretario Leslie Francesco Capone.
Il Presidente Corsetti in un primo momento ha convocato a porte chiuse la seduta fissata per il 4 marzo 2014, ma dopo la mia lettera di protesta, pubblicata su questo stesso sito (https://www.rodolfobosi.it/il-messaggio-di-vas-al-presidente-della-commissione-commercio-del-comune-di-roma/#more-5449), ha fatto correggere la convocazione, precisando che sarebbe stata aperta al pubblico tale seduta poi spostata al 6 marzo per causa del contestuale convegno sulla “Smart City” che è stato tenuto in Campidoglio nella sala della protomoteca (https://www.rodolfobosi.it/il-presidente-corsetti-sta-dilazionando-ulteriormente-la-scelta-sul-prip-che-deve-prendere-la-commissione-commercio-con-il-tacito-assenso-dellassessore-marta-leonori/#more-5528).
Il 10 marzo 2014 l’associazione Basta Cartelloni-Francesco Fiori ha trasmesso per posta elettronica una lettera di protesta indirizzata al Presidente ed a tutti i membri della IX Commissione Commercio in merito alla mancata valutazione della proposta unitaria di modifiche ed integrazioni al Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP), con cui <<in considerazione di tutto quanto è successo finora, questa associazione invita e diffida il presidente ed i membri della commissione commercio dal dilazionare ulteriormente e pretestuosamente l’esame della nostra proposta unitaria, indicando le ragioni tecniche e giuridiche che avranno portato ad accoglierla in tutto o in parte o per niente, così come richiede l’art. 3 della legge n. 241/1990 >>.
Il giorno dopo si è svolta la seduta a cui ho dedicato un articolo pubblicato il 13 marzo 2014 dal titolo “Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) di Roma: una storica seduta della Commissione Commercio” (https://www.rodolfobosi.it/piano-regolatore-degli-impianti-pubblicitari-prip-di-roma-una-storica-seduta-della-commissione-commercio/), perché a parteciparvi sono venuti Franco Meroni (A.A.P.I.), Ettore Corsale (A.I.P.E.), Alberto Gualerzi (Clear Channel Affitalia), Ranieri Randaccio (S.C.I.), Paolo Paglia (A.P.A.) Rodolfo Moretti (Moretti Pubblicità) e per la prima volta da che è iniziato il percorso l’avv. Giuseppe Scavuzzo (I.R.P.A ) accompagnato da Oberdan Zuccaroli (Pubbli Roma).
Quel giorno il sig. Meroni ha chiesto di poter presentare anche lui a nome dell’A.A.P.I. al pari dell’avv. Corsale, degli emendamenti alla “normativa tecnica di attuazione”, a cui mi sono nettamente opposto, ma senza avere la garanzia che dello stesso parere contrario fosse anche il Presidente Corsetti.
Il Presidente Corsetti ha fatto sapere che, oltre alla diffida del giorno prima di Basta Cartelloni-Francesco Fiori, gli era arrivata una Lettera della associazione di categoria A.A.P.I. che mi ha voluto dedicare la prima delle tre “attenzioni” di cui sono stato fatto oggetto, dal momento che porta la data del 25 febbraio 2014 ed è indirizzata all’Assessore Leonori ed al Presidente Corsetti con il seguente sbalorditivo titolo: <<Ruolo dell’Arch. Bosi e sue controdeduzioni alle osservazioni presentate al PRIP di Roma>>.
Scambiando per “mie” (non so quanto involontariamente) le controdeduzioni del dott. Paciello e di Aequa Roma alle osservazioni e proposte pervenute entro il 17 dicembre, che avevo trasmesso il 19 febbraio scorso anche al sig. Franco Meroni, il Presidente dell’A.A.P.I. Sergio Verrecchia arriva ad insinuare che il sottoscritto sia riuscito a diventare un “consulente” dell’On. Marta Leonori, per cui <<ci troviamo davanti ad una politica eterodiretta da soggetti diversi da quelli deputati>> !!!!
Dopo avere chiesto ed ottenuto copia della suddetta “lettera di attenzioni” con Nota VAS prot. n. 8 del 17 marzo 2014, trasmessa per conoscenza anche al sig. Verrecchia, ho replicato, dedicando a questo grave episodio un apposito articolo pubblicato il 24 marzo 2014 dal seguente titolo: <<PRIP: quando la presunzione e l’arroganza fanno perdere il lume della ragione e spingono una associazione di categoria come l’aA.A.P.I. a lanciare pesanti insinuazioni su Bosi e lo stesso assessore Leonori>>.
Con la suddetta nota ho chiesto al sig. Sergio Verrecchia di presentare immediatamente una rettifica a nome dell’A.A.P.I. che a tutt’oggi, a distanza di due settimane, non è ancora stata fatta.
Nella successiva seduta del 18 marzo 2014 la IX Commissione Commercio ha iniziato l’analisi conclusiva delle Norme Tecniche di Attuazione della proposta unitaria di modifiche ed integrazioni al PRIP presentata dalle associazioni VAS e Basta Cartelloni-Francesco Fiori al fine di predisporre la stesra del documento relativo alla scelta del PRIP da cui ripartire: non avendovi potuto partecipare di persona, il 20 marzo ne ho fatto oggetto di un articolo che informava soltanto della approvazione fra gli altri degli articoli 19 relativo alla “Individuazione degli ambiti territoriali” (15 in luogo dei 7 individuati dal PRIP aggiornato) e 29 relativo alla “Individuazione delle aree da sottoporre a piano di localizzazione” (corrispondenti al territorio degli attuali 15 Municipi). (https://www.rodolfobosi.it/la-commissione-commercio-ha-iniziato-lanalisi-conclusiva-e-la-predisposizione-del-documento-sul-piano-regolatore-degli-impianti-pubblicitari-prip-di-roma/#more-5853).
Ma nel corso di questa seduta il Presidente Corsetti ha fatto consegnare ai presenti (e quindi anche al rappresentante della associazione “Basta Cartelloni-Francesco Fiori” che me l’ha poi fatta avere) una Nota della SCI del 14 marzo 2014 sottoscritta dal sig. Ranieri Randaccio che ha per oggetto una “RICHIESTA DI CONCERTAZIONE E INCONTRO”.
Nella nota mi si fa oggetto della seconda delle tre “attenzioni” che sono state volute dedicare alla mia persona, parlando di <<proposte … utili ad essere amplificate e persino distorte sino ad arrivare ad iperbole ridicole vedi quanto riferito nella trasmissione “Uno Mattina”, da parte di associazioni che parrebbero dettare l’agenda del Comune e purtroppo non smentite”, ma soprattutto entrando nel merito fra l’altro del PRIP con questa testuale ennesima richiesta fuori tempo massimo: <<Fatta salva la procedura di riordino e quindi previo inserimento nei piani di Localizzazione degli impianti di cui alla medesima procedura di riordino che sono sottoposti, come noto, ad una procedura diversa da quella di gara, siamo d’accordo a che vengano messi in gara le restanti superfici disponibili che al momento si quantificano in ben 40.000 mq!!!!>>.
Il 19 marzo ho ritenuto doveroso trasmettere a tutti gli stessi indirizzi la Nota VAS prot. n. 10 del 19 marzo 2014, precisando di essermi preso nei riguardi del percorso di partecipazione voluto dal Presidente Corsetti lo stesso diritto che aveva concesso prima all’avv. Corsale dell’A.I.P.E. e che ora si era preso in questo modo anche Randaccio della SCI.
Il 20 marzo 2014 ho pubblicato entrambe le note, senza nessun commento, in un articolo dal seguente oggettivo titolo: <<La “concertazione” che vorrebbe in extremis la ditta pubblicitaria S.C.I. (Società Concessioni Internazionali)>> (https://www.rodolfobosi.it/la-concertazione-che-vorrebbe-in-extremis-la-ditta-pubblicitaria-s-c-i-societa-concessioni-internazionali/#more-5857).
L’articolo (e si badi bene non la nota) sono stati fatti oggetto della terza “attenzione”, che stavolta mi ha voluto dedicare l’A.I.P.E. in occasione dell’ultima seduta della Commissione Commercio che c’ è stata finora, vale a dire quella del 26 marzo scorso.
Prima c’è stata però la seduta che si è svolta il 21 marzo 2014 in un clima di sereno e costruttivo confronto fra tutti i presenti, senza più velenosi picchi polemici, specialmente nei miei confronti, fors’anche per la assenza proprio di chi nelle precedenti sedute è voluto intervenire solo per provocare: erano infatti presenti solo l’avv. Ettore Corsale e Rodolfo Moretti.
Come attesta la fedele verbalizzazione che ne ho fatto nell’articolo pubblicato il 25 marzo 2014 (https://www.rodolfobosi.it/la-commissione-commercio-approva-le-misure-di-salvaguardia-del-prip-proposte-dalle-associazioni-vas-e-basta-cartelloni-francesco-fiori/#more-5949) quando si è arrivati ad approvare l’art. 19 delle Norme Tecniche di Attuazione della proposta unitaria, riguardante le “misure di salvaguardia”, per finire di approvare i rimanenti articoli (39, 40 e 41, oltre che 13) c’era tutto il tempo che il Presidente Corsetti ha preferito invece dedicare a tutt’altri argomenti che non erano all’ordine del giorno.
Ha cominciato con la proposta di abolire gli impianti di dimensioni di mt. 4 x 3: guarda caso, esattamente una settimana prima la stessa identica abolizione è stata proposta da Ranieri Randaccio con la nota trasmessa anche a lui e registrata al protocollo della sua Segretaria n. RQ 5103 del 14 marzo 2014.
Ha proseguito proponendo di abbassare a 100.000 mq. il dimensionamento complessivo del PRIP, provocando sull’argomento un dibattito e le risentite rimostranze di Alemanno.
Ha continuato con i possibili progetti degli impianti.
Hai poi tirato fuori la storia di 4 “location”, vale a dire 4 tratti di strade su cui far “sperimentare” da un apposito gruppo di lavoro (di cui farebbero parte “di diritto” alcune ditte pubblicitarie prescelte) la massimizzazione degli impianti che ci possono stare, ignorando che il rispettivo indice di affollamento è indicato proprio nel PRIP.
Per un opportuno confronto faccio presente che quando il 22 ottobre 2013 Orlando Corsetti dato avvio a questo percorso di partecipazione diventato ormai una telenovela, aprendoci un dibattito, ha preso la parola anche Daniela Aga Rossi, Presidente della “Associazione Imprese Pubblicità Esterna” (A.I.P.E.), nonché amministratrice unica della ditta “A.P.Italia”, che quel giorno ha definito “provocazione” la sua proposta di provare a far fare alle ditte un Piano di Localizzazione limitato alla progettazione di una arteria.
Il Presidente Corsetti ha quindi finito premettendo che bisogna assicurare una certa tutela a quelle ditte che si sono fin qui comportate bene, a differenza ad esempio di quelle che si sono rese responsabili della installazione degli impianti “senza scheda”, come se implicitamente per differenza tutte le ditte che fanno parte del “riordino” siano automaticamente delle “santarelline” (quando così non è affatto), ed ha proseguito sostenendo (ma senza dimostrarlo) che la sua proposta sarebbe prevista addirittura dal Regolamento vigente e consisterebbe nello stabilire una certa percentuale di impianti pubblicitari di proprietà delle ditte “virtuose” da esentare dall’obbligo dei bandi.
Mi limito a far presente che il Presidente Corsetti ha sostanzialmente fatto propria quel giorno la “proposta” avanzata dal sig. Ranieri Randaccio con la Nota della SCI del 14 marzo 2014, relativa alla esenzione dai bandi di gara di tutti gli impianti del “riordino”.
L’Ultima seduta della Commissione Commercio che si è svolta il 26 marzo 2014 era dedicata alla conclusione dell’esame dei rimanenti articoli delle Norme Tecniche di Attuazione proposte da VAS e Basta Cartelloni-Francesco Fiori, che riguardavano soprattutto la disciplina dei bandi di gara con cui assegnare la gestione decennale degli impianti pubblicitari individuati dai Piani di Localizzazione nelle rispettive posizioni sul territorio, con la conseguente rimozione di tutti gli impianti del “riordino”.
Fors’anche per questi motivi la seduta del 26 marzo scorso ha registrato l’en plein dei rappresentanti delle associazioni di categoria e delle ditte pubblicitarie, perché c’erano nell’ordine:
Ettore Corsale (A.I.P.E.);
Daniela Aga Rossi (A.I.P.E.);
Giuseppe Scavuzzo (I.R.P.A.);
Alberto Gualerzi (Clear Channel Affitalia);
Ranieri Randaccio (SCI);
Paolo Paglia (APA);
Rodolfo Moretti (Moretti Pubblicità);
Oberdan Zuccaroli (Pubbli Roma)
Simona Di Sano (DDN).
Prima dell’inizio della seduta l’avv. Ettore Corsale ha consegnato a mano al Presidente della Commissione Commercio una nota, che solo dopo ha consegnato a l sottoscritto, a cui ha voluto dedicare la terza delle 3 “attenzioni” di cui sono stato fatto oggetto dal 25 febbraio scorso ad oggi.
Si tratta di una Lettera dell’A.I.P.E. consegnata a mano il 26 marzo 2014 che è indirizzata soltanto alla Associazione VAS ed al Circolo Territoriale di Roma, senza data e senza firma, ed ha il seguente oggetto: <<Articolo:“La “concertazione” che vorrebbe in extremis la ditta pubblicitaria SCI (Società Concessioni Internazionali)” del 20/03/2014>>.
Metto in grande evidenza che lo stesso giorno in cui è stata consegnata a mano al sottoscritto (forse addirittura qualche ora prima) la lettera è stata pubblicata sul sito www.esterniamo.it con il titolo “FUGA DI NOTIZIE (E LETTERE). AIPE REPLICA A VAS” e la seguente premessa: <<Riceviamo e pubblichiamo la replica di AIPE a quanto scritto dal Circolo Territoriale VAS di Roma nell’articolo “La ‘concertazione’ che vorrebbe in extremis la ditta pubblicitaria SCI (Società Concessioni Internazionali)” del 20/03/2014, in cui l’associazione di imprese di pubblicità esterna romane chiarisce le accuse subite e chiede una smentita su asserzioni non vere.>>
A differenza del sottoscritto che per far capire il suddetto articolo aveva pubblicato anche il link della Nota della SCI del 14 marzo 2014, l’articolo pubblicato su “Esterniamo” non riporta affatto la Nota VAS prot. n. 10 del 19 marzo 2014.
Sui contenuti di questa lettera e sulla contestuale sua pubblicazione sul sito www.esterniamo.it sta per rispondere il Presidente di VAS nazionale Guido Pollice, in quanto chiamato direttamente in causa: a nome e per conto del Circolo Territoriale di Roma sto per rispondere invece io con una nota che sarà indirizzata soprattutto, oltre che all’A.I.P.E., all’Assessore Leonori ed al Presidente ed ai membri tutti della Commissione Commercio, per la più che evidente incidenza che viene ad assumere proprio alla fine del percorso di partecipazione per la stesura del PRIP da cui consigliare l’On. Leonori e la Giunta di ripartire.
In questa sede, anche per chiudere il racconto di tutte le puntate di questa telenovela che ci sono fin qui state, mi limito a dire che alla fine dell’ultima seduta che si è svolta il 26 marzo 2014 il Presidente Corsetti ha rimandato ad un approfondimento “politico” della Commissione la valutazione delle norme che disciplinano i bandi di gara, benché non facciano altro che ribadire in termini di “merito” quanto confermato a più riprese dall’Assessore Leonori per ora solo in termini di “metodo”: il Presidente Corsetti con il solo dissenso del cons. Enrico Stefàno (che si è riservato comunque di approfondire la questione) ha soprattutto ribadito e concordato con i presenti di costituire un gruppo di lavoro che dovrà mettersi a progettare la “massimizzazione” degli impianti installabili su 4 strade che avrebbe scelto assieme al dott. Paciello (piazzale della Radio, viale Marconi, piazza Bologna e via del Corso) accogliendo anche la proposta del sig. Ranieri Randaccio di aggiungervi il tratto della via Salaria libero da case quanto meno da un lato.
Il Presidente Corsetti mi ha trattato in malo modo quando fra mille ostacoli ostruzionistici sono riuscito a dirgli che è una procedura secondo me del tutto illecita perché scavalca i Piani di Localizzazione a cui soltanto spetta la progettazione (e con essa la “massimizzazione”) di tutte le strade, comprese quindi anche le 5 scelte in base a non si sa quale criterio.
Dal momento che questo lungo ma doveroso articolo è dedicato alla “telenovela” in cui è stato di fatto trasformato il percorso di partecipazione per la stesura PRIP e chi è arrivato a leggere fino alla fine questo scritto avrebbe tutto il diritto di conoscere almeno quale sarà l’ultima puntata, faccio sapere che alla fine della seduta del 26 marzo scorso il Presidente Orlando Corsetti, dopo aver premesso che non accetterà nessuna critica di stare ritardando l’iter di riadozione del PRIP da cui ripartire, del tutto indifferente in questo al “coordinamento” che dovrebbe avere con l’Assessore Leonori, ha fatto sapere che intende posticipare l’approvazione della stesura del documento sul PRIP che dovrà approvare la Commissione Commercio a dopo che il gruppo di lavoro avrà finito il suo “mandato”.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi