“È urgente fermare il taglio degli alberi a Villa Glori, un polmone verde di 25 ettari, storico Parco della Rimembranza, dove in questi giorni decine di pini sono attaccati dalle motoseghe.
Un’azione che avviene peraltro durante il periodo di nidificazione degli uccelli, in barba all’art. 34 comma 4 del nuovo Regolamento del verde, tanto sbandierato dalla Sindaca Raggi, che vieta o sottopone a speciali autorizzazioni tali interventi nei mesi da marzo a luglio.
Queste potature potrebbero essere persino considerate maltrattamento di animali ai sensi dell’art. 544 ter cod. pen.
Segnaleremo quanto accaduto alla magistratura penale e contabile e agli stessi Uffici di Roma Capitale, a cui chiederemo di verificare il rispetto della normativa da parte delle ditte“.
Lo comunicano, in una nota, Guglielmo Calcerano, co-portavoce di Europa Verde-Verdi Roma, e la consigliera Simona Ficcardi.
i 45 pini abbattuti a Villa Glori
E ancora: “Il taglio degli alberi si scontra poi con altre norme: Villa Glori è un bene culturale, tutelato con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004), – proseguono Calcerano e Ficcardi, – e, nel periodo primaverile ed estivo, anche le leggi nazionali e di matrice europea vietano tutti gli interventi che possano disturbare la riproduzione dell’avifauna selvatica (art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE, legge n. 157/1992)“.
La nota prosegue: “Dobbiamo poi prendere atto che le potature selvagge di Villa Glori non sono le uniche in questi giorni.
Assistiamo a tagli e abbattimenti anche in Via San Gregorio e a Viale Trastevere.
Per non parlare della devastazione ambientale nell’area degli stabilimenti industriali dismessi della SNIA-Viscosa, lungo la Via Prenestina.
Virginia Raggi sta privando Roma degli alberi.
Secondo associazioni del settore, in soli due anni, dal 2016 al 2018, l’Amministrazione capitolina ha eliminato circa 9000 alberi.
Più di mille nel solo centro storico.
Il verde di Roma, necessario anche al contrasto del cambiamento climatico, ha bisogno di una visione organica e non di interventi estemporanei.
E soprattutto, se si approvano delle regole sulla sua cura, è il caso che vengano rispettate“, concludono Calcerano e Ficcardi.
(Comunicato Stampa del 7 maggio 2021 ripreso da “La Presse”)