Verso la fine degli anni ’70 sono stato Presidente dell’Assemblea dei Genitori dell’Istituto comprensivo “Publio Vibio Mariano” che a quell’epoca era costituito dal plesso scolastico elementare sito in via Vibio Mariano, da quello sito in via Al Sesto Miglio e da quello sito in via San Godenzo.
Plesso scolastico di via San Godenzo
A fianco di quest’ultimo esisteva una ASL dove a quell’epoca furono curati anche i ragazzi drogati.
Contro l’eccessiva vicinanza con la scuola si è creta una rivolta delle mamme del quartiere, che mi hanno chiesto la convocazione urgente di una assemblea dei genitori presso la scuola elementare di via San Godenzo.
Mi sono premurato di far partecipare all’assemblea anche un funzionario del vicino consultorio medico sito in via Cassia n. 472.
Consultorio medico di via Cassia n. 472
L’Assemblea si è svolta inizialmente in un clima infuocato, fra urla e schiamazzi delle mamme.
Ad un certo momento ha chiesto di prendere la parola al microfono il funzionario del consultorio medico di via Cassia, che non potendone più ha fatto una dichiarazione del seguente tipo: “Il segreto professionale mi impedisce di fare i nomi ed i cognomi dei ragazzi che stiamo curando presso la struttura attigua, ma vi posso assicurare che sono i vostri figli”.
In sala è scoppiato improvvisamente un silenzio di tomba: di lì a breve l’assemblea si è sciolta senza che sia stata votata nessuna decisione al riguardo.